Tolmezzo Città Alpina per il rilancio della Carnia
Tolmezzo Città Alpina del 2017, un titolo che è l’inizio di un progetto di rilancio per tutta la Carnia. Un’occasione unica da sfruttare per portare lavoro, servizi, sviluppo, persone ad una montagna che non si arrende alla crisi e allo spopolamento. Ne è convinto il Sindaco Francesco Brollo che ci ha illustrato l’ambizioso piano
“E’ accresciuta la reputazione della città e di tutto il territorio carnico. Essere i portabandiera delle Alpi è un riconoscimento di assoluta importanza ma che comporta anche un impegno per il futuro. Questo titolo infatti è solo l’inizio di un progetto a lungo termine che ha l’obiettivo di fare di Tolmezzo il centro a servizio della Carnia. La nostra città deve tornare ad essere il centro operativo di tutta la montagna. Questo titolo dovrà rafforzare il nostro ruolo ma non possiamo limitarci ai servizi, dobbiamo dare prospettive e politiche di sviluppo a tutto il territorio. Solo così potremo provare a combattere quel mostro chiamato spopolamento. E’ un’occasione unica che va sfruttata”.
Il programma di azioni mirate è stato avviato. Opere, progetti, eventi per una Tolmezzo di nuovo protagonista:
“Le iniziative intraprese sono molte. Innanzitutto il restauro di Palazzo Linussio, poi, con il sostegno di Carnia Industrial Park verrà avviato un percorso partecipato allo studio di fattibilità che nei prossimi mesi specificherà come la Caserma Cantore può essere riqualificata, divenendo utile a cittadini a livello culturale, produttivo e turistico. Abbiamo ricevuto, grazie a Tolmezzo città Alpina, dalla Regione 500.000 euro di fondi per cantierare queste prime opere di restauro. Ci sono poi tanti altri progetti che faranno da spina dorsale a quest’annata. “Golena Blu”, per la riqualificazione del Tagliamento che diventerà un laboratorio all’aria aperta per gli studenti. Grazie al lavoro dell’Istituto Solari e a 80.000 euro della Regione sarà riqualificata una zona che adesso è dimenticata ed è anzi oggetto di discarica. Il 10 maggio avremo ospiti 500 studenti da tutta la regione per “A scuola sul fiume”. C’è poi anche “Cattedre Ambulanti” con l’Università di Udine che promuoverà una serie di lezioni al pubblico su temi come la biodiversità e la fauna”.
Un’occasione per mettersi una volta per tutte alle spalle anche l’addio degli alpini:
“Qualcuno ha voluto estirpare una stella alpina dalla sua terra e provare a trapiantarla in pianura. E’ evidente che l’addio dei militari è stato pesante. Per decenni la loro presenza è stata una parte fondamentale della nostra comunità, sostenendo anche le attività e i sevizi. Ora però gli alpini non ci sono più e dobbiamo voltare pagina. La riconversione della Caserma deve essere il simbolo di una comunità che sa reinventarsi”.
Tolmezzo in tutto ciò non si sente sola e conta, anche per futuro, sul sostegno regionale:
“Con i buoni progetti arrivano anche le risorse. La Regione sulle buone iniziative ci ha sempre dato supporto. Vogliamo che questa interlocuzione non si interrompa, chiunque guiderà la Regione dovrà tenere conto delle esigenze della montagna. Sono disposto a fare patti con il diavolo per il bene del mio territorio”.
Per rifare grande la Carnia però bisogna mettere da parte campanilismi e interessi per remare tutti nella stessa direzione, quella del sostegno allo sviluppo:
“Il mio sogno è legato a ciò che possiamo concretamente fare. Vogliamo continuare a dare reputazione al territorio, rilanciando tutta l’area montana. Noi stessi carnici per primi dobbiamo credere in noi stessi e nelle nostre potenzialità. Dobbiamo essere uniti, ci deve essere un’unità d’intenti. La Carnia è forte solo se è coesa”.