Moria delle api, si è costituito il Comitato Spontaneo degli Agricoltori
Si e’ costituito il Comitato Spontaneo Autoconvocato degli Agricoltori, dei Terzisti e degli Affittuari del Friuli Venezia Giulia, che in relazione al procedimento penale n.8842/18 RGNR sul cosiddetto caso del ‘Mesurol’, prende atto dell’esistenza di gravi lacune e contraddizioni esistenti nell’impianto accusatorio legate al fatto che la denuncia originaria dei fatti in contesto e’ antecedente al periodo di semina, relativamente alle posizioni soggettive degli indagati.
In secondo luogo, il Comitato osserva che il Mesurol e’ un prodotto commerciale, quindi autorizzato non soltanto dal Ministero e dagli Enti preposti, ma e’ anche normalmente utilizzato, ad esempio, dalle ‘massaie’ che annaffiano i geranei sui propri balconi di casa….trattandosi di prodotto commerciale acquistabile in qualsiasi negozio (e anche sul web su e bay al costo di Euro 3,50…).
Si aggiunge che una mera verifica del materiale informativo specifico consultabile sul web e l’analisi approfondita del caso in questione, permette di asserire che la moria delle api, origine delle indagini in contesto, e’ indubbiamente collegata al macroscopico sfruttamento, ai fini commerciali, delle capacita’ produttive delle api, alle quali si sottrae il miele e per la loro alimentazione si utilizzano, impropriamente, alcuni ‘sostitutivi’ del miele privi dei principi nutrizionali di cui abbisogna l’ape.
Si osserva che leggendo con attenzione cio’ che viene contestato in tesi accusatoria, emerge che le api sarebbero morte per ragioni diverse e non certo per l’utilizzo del Mesurol. In questo senso, e’ assolutamente indicativo e sintomatico cio’ che, in questi giorni, sta accadendo agli apiari siti in San Daniele del Friuli, privi di semine.
Il Comitato rileva e lamenta che dalle inchieste nell’Agroalimentare avviate negli ultimi 5/6 anni dalla Procura della Repubblica di Udine, emerge un sostanziale ‘accanimento’ nei confronti del mondo agricolo del Friuli Venezia Giulia, relativamente a temi investigativi e di indagine che sono, in teoria, di carattere ed interesse generale e nazionale, quindi non solo locale; il tutto con una sostanziale evidenziazione del fatto che in tali indagini viene confuso, in definitiva, il ‘concetto di contaminazione’ senza un adeguato approfondimento della ‘complessita’ del fenomeno agroalimentare concreto, come ad esempio, viene confuso l’utilizzo del concetto di ‘massa di latte’ e di ‘latte di massa’ nelle indagini sulle aflatossine M1 in materia lattiero casearia e, cosi del pari, l’utilizzo del parametro del cosiddetto ‘0,82’ per stabilire il peso del ‘suino’ nelle indagini in materia suinicola.
Il Comitato chiede un impegno concreto dell’ente pubblico territoriale Regione FVG a tutela degli Agricoltori, in quanto e’ commendevole elogiare e sostenere, sempre, le eccellenze agroalimentari e della nostra Agricoltura Friulana, ma occorre altresi’ tutelarla attraverso una Diversa Azione da parte dell’Ersa.
Infine, il Comitato ha dato mandato difensivo all’Avv. Cesare Tapparo e ad un pool di consulenti e tecnici tra cui l’ing. Carlo Pascolo.
Il Comitato