Agricoltura: Zannier, apicoltura in sinergia per salute, ambiente
“Apicoltura e attività rurali debbono convivere perché sono attività complementari e svolgono un ruolo importante per la salute dell’ecosistema: attualmente il settore apistico attraversa una fase di difficoltà che, come segnalano gli esperti, non è legata a un singolo fattore ma a una serie di concause che non possono essere trascurate, deviando l’attenzione su una singola motivazione”. Lo ha rilevato l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Stefano Zannier, intervenendo a Pordenone al convegno “Come salvare le api”, svoltosi nella sala congressi del quartiere fieristico. L’appuntamento di oggi rappresenta un importante momento tradizionale di riflessione sul settore, in quanto si tiene da quarant’anni nel capoluogo della Destra Tagliamento. E come ha evidenziato in apertura Pierbruno Mutton, presidente del Consorzio apicoltori di Pordenone, questa volta ha inteso porre l’accento su due azioni che gli operatori possono intraprendere per valorizzare e tutelare le loro attività: la selezione delle api da inserire negli apiari e la scelta del metodo e del tipo di alimentazione da praticare in apicoltura. Argomenti che, dopo il saluto introduttivo dell’assessore comunale alla cultura, Guglielmina Cucci, sono stati sviluppati rispettivamente da Antonio De Cristofaro, del Dipartimento agricoltura dell’Università del Molise, e da Gennaro Di Prisco, di Crea Agricoltura Ambiente. Per significare che, come ha sottolineato Zannier, l’approccio al tema salute delle api, che coincide con la salubrità dell’ambiente e la vita di diverse varietà floricole e arboree, dev’essere multidisciplinare. Di conseguenza da parte degli apicoltori occorre la massima coesione per affrontare in modo coerente e costruttivo tematiche essenziali per la tenuta e il consolidamento del settore, che in Friuli Venezia Giulia vanta un’antica tradizione e rappresenta un elemento di eccellenza nel settore primario. Come ha ricordato anche l’assessore Zannier problemi alla salute delle api vengono segnalati da una ventina d’anni. Sono denunciate morie che, come confermano gli esperti, sono e sono state causate da molteplici fattori quali varroasi (provocata da un acaro parassita), virosi apistiche, nosemiasi (dovuta ad un parassita unicellulare), inquinamento da attività industriali e antropiche, fenomeni di elettromagnetismo che vanno a disturbare gli insetti. È dunque sbagliato, ha evidenziato Zannier, semplificare il problema prendendo in considerazione uno solo di questi elementi, specie in un momento in cui la sovraesposizione mediatica rischia di deviare l’attenzione, banalizzando l’analisi della situazione. Occorre dunque una visione complessiva e serena dell’argomento, così come ciò deve avvenire per analizzare anche gli altri ambiti del mondo rurale, che per la loro complessità e l’interazione con l’ambiente e con la vita di ogni giorno vanno valutati con metodo attento e rigore scientifico.