Poste Italiane: Trieste ospita la mostra “I francobolli raccontano i 60 anni di Barbie”
Fino a sabato 6 aprile, nel Museo Postale e telegrafico della Mitteleuropa, sarà possibile ammirare la mostra filatelica, l’annullo speciale e l’esposizione di pezzi rari dell’intramontabile prima diva virtuale
Trieste, 27 marzo 2019 –in relazione all’elevato numero di visitatori registrato alla mostra filatelica “I francobolli raccontano i 60 anni di Barbie”, Poste Italiane, organizzatrice dell’evento, ha deciso di prolungare la mostra di una settimana.
I visitatori potranno continuare ad ammirare, presso il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, i francobolli emessi nel tempo dedicati alla famosa bambola, ma anche oggetti e accessori creati appositamente per lei.
Il termine, inizialmente fissato al 30 marzo, è stato quindi prorogato fino a sabato 6 aprile. La mostra osserverà i seguenti orari: da lunedì a venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e sabato fino alle 12:30.
Mostra filatelica, annullo speciale, esposizione di pezzi rari
Poste Italiane informa che nel Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste è inaugurata la mostra filatelica “I francobolli raccontano i 60 anni di Barbie”, retrospettiva sull’intramontabile prima diva virtuale. Nel corso dell’evento promosso da Poste Italiane, i visitatori potranno ammirare alcuni francobolli emessi nel tempo e dedicati alla famosa bambola. Saranno esposti anche oggetti e accessori creati appositamente per lei. Tra i pezzi più curiosi figurano il minuscolo portacipria di ottone con chiusura a scatto e la famosa iniziale di Barbie incisa sulla faccia superiore del completo Roman Holiday serie 900, datato 1959, il cui diametro è meno di un centimetro e che, al suo interno, racchiude un vero specchietto altrettanto piccolo e un microscopico piumino rosa, considerato forse il più ricercato accessorio di Barbie. Protetto in una scatolina di cartone lucido, inserito dentro la classica busta imbottita, il portacipria affrontò un viaggio lunghissimo, partendo dall’altra metà del globo per giungere a Trieste.
Per ringraziare Poste Italiane dell’ospitalità offerta, Noemi Israel donerà un pezzo speciale della sua collezione: una fashion doll con la divisa da postina realizzata secondo quella del 1915, un piccolo omaggio a tutte le donne che durante la Grande Guerra si rimboccarono le mani, permettendo di salvaguardare il servizio postale. «L’ho trovata perfetta per lo stile Barbie – spiega la collezionista triestina – il bozzetto a cui mi sono ispirata indossa le scarpe col tacchetto, dettaglio che fa capire come le prime postine non avessero proprio idea di quanto faticoso e triste sarebbe stato per loro quel ruolo durante il grande conflitto.
Nel dopoguerra, Poste Italiane e altre amministrazioni pubbliche e private, continuarono ad avvalersi stabilmente di personale femminile. Fu un passaggio epocale, perché quella prima esperienza lavorativa aprì la strada a trasformazioni culturali e di costume che portarono al “secolo delle donne”.