Banda ultralarga: Open Fiber, 130 milioni di investimenti in Fvg
La digitalizzazione è una componente in grado di far crescere il Friuli Venezia Giulia e di supportare le azioni di governo già messe in campo per favorire gli insediamenti produttivi soprattutto nelle zone più svantaggiate della montagna friulana. Le opportunità offerte dal processo di cablatura del territorio sono state evidenziate quest’oggi dalla Regione nel corso della presentazione del progetto che l’operatore privato Open Fiber sta compiendo in diverse località del Friuli Venezia Giulia. L’intervento prevede investimenti per quasi 130 milioni di euro, che consentiranno di collegare alla banda ultralarga, attraverso la fibra ottica, più di 224 mila abitazioni e tutte le sedi della pubblica amministrazione, scuole e strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia che ne faranno richiesta, creando un indotto lavorativo di circa 1800 unità. Open Fiber sta intervenendo in Friuli Venezia Giulia come operatore privato nelle città di Udine, Trieste e Gemona; inoltre è presente come concessionaria di Infratel, la società del Ministero per lo Sviluppo Economico che ha messo a gara la copertura delle aree bianche del Paese – e quindi anche della nostra regione – ossia quelle zone che finora non sono state incluse nei progetti di infrastrutturazione a banda ultra larga dei player privati. In Friuli Venezia Giulia sono circa 180 i comuni bianchi cablati con questo progetto: ad oggi sono aperti cantieri in 37 località, numero che salirà oltre quota 100 entro la fine dell’anno. Secondo la Regione, lo sviluppo della banda ultralarga rappresenta una grande opportunità sia per l’utente domestico sia per il sistema pubblico. I vantaggi di questo tipo di cablatura vanno a sommarsi alle azioni di governo messe in campo in finanziaria, dove si è previsto l’abbattimento dell’Irap per le attività produttive presenti in territori montani. Come è stato ricordato nel corso dell’incontro, questi interventi di natura fiscale possono creare i presupposti per attrarre nuove realtà alle quali l’amministrazione regionale deve cercare di unire però nuove infrastrutture, di cui la banda ultra larga è un esempio concreto. La Regione ha poi evidenziato altre ricadute positive che la velocità offerta dalla digitalizzazione operata da Open Fiber può avere in altri contesti. Ne è un esempio quello sanitario, che consente l’interscambio dei dati tra strutture preposte per la consultazione della cartella “elettronica” di quanti risiedono in Friuli Venezia Giulia. Sempre quest’oggi è stato anche firmato un protocollo tra il Comune di Gemona e Open Fiber con l’intento di dare forma, per la prima volta in Italia, ad una città totalmente digitale. Con un intervento del valore di circa 2 milioni di euro, alla banda ultralarga saranno collegate 4 mila 200 abitazioni private ed uffici della città, attraverso una infrastruttura di quasi 130 chilometri. Inoltre verrà messa a disposizione la connessione in fibra ultraveloce in 50 edifici di proprietà comunale per fornire servizi funzionali alle attività istituzionali ed amministrative del Comune di Gemona; ne sono un esempio il portale elettronico, il cloud computing, sistemi di sensoristica per il telerilevamento ambientale, il telelavoro, e tante altre opportunità in ambito sanitario, nell’informazione e nell’istruzione.