Salute: in autunno bando per acquisto impianto terapia protonica Cro
La Regione terrà alta l’attenzione affinchè vengano rispettati i tempi per garantire che la nuova apparecchiatura possa entrare in funzione per fornire un servizio, frutto di una scelta forte, che arricchirà l’intero Friuli Venezia Giulia. È questo l’intendimento che l’amministrazione regionale porterà avanti in modo che l’impianto per la terapia protonica di cui verrà dotato il Centro di riferimento oncologico di Aviano possa essere consegnato ed entrare in funzione nei tempi previsti. E’ quanto emerso nel corso di un incontro organizzato dalla Libera Camera di commercio di Pordenone per fare il punto della situazione sul tema. A delineare la tempistica delle scadenze è stato il provveditore dell’Istituto di ricerca e cura del pordenonese, il quale ha ricordato che al momento è al lavoro un team composto da personale medico e amministrativo per la stesura del capitolato con il quale poi bandire la gara. Entro Pasqua verrà stilata una sorta di prima bozza che verrà portata all’attenzione del direttore generale. Successivamente a giugno è prevista una preliminare consultazione di mercato per ricavare alcune ulteriori specifiche tecniche da inserire nel capitolato. Il bando vero e proprio per l’acquisto dell’apparecchiatura dovrebbe essere pubblicato entro l’autunno di quest’anno mentre l’aggiudicazione potrebbe essere completata entro la primavera del 2020. Da li in poi saranno necessari circa 24 mesi affinchè l’apparecchiatura possa essere consegnata al Cro. La Regione nel corso dell’incontro ha ricordato come – rispetto ad una simile serata tenutasi alcuni mesi fa sempre a Pordenone – le cose siano cambiate perché da allora ad oggi c’è stato il tempo necessario per definire alcuni aspetti della partita che in un primo momento non erano ancora ben chiari e delineati. In particolare ci si è dovuti concentrare sull’analisi delle fonti di finanziamento per l’acquisto dell’impianto dedicato alla terapia protonica, del valore di circa 35 milioni di euro, nonché sul progetto finanziario che avrebbe garantito la fattibilità dell’operazione. Cose che, fino ad alcuni mesi fa, non erano ancora state definite con certezza. La Regione ha evidenziato poi che la scelta di operare in questo senso a favore del Cro è legata innanzitutto alla volontà di garantire un servizio sempre migliore ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, che potrà interessare anche quanti vivono nel resto d’Italia e fuori dal confine nazionale. Inoltre una visione di lungo periodo che vede la presenza di questo macchinario all’interno della struttura avianese potrà rappresentare un ulteriore elemento di attrattività per i professionisti del settore, con ricadute positive sull’intero sistema sanitario regionale. Per dare credibilità alle scelte compiute, la Regione ha quindi assicurato che vigilerà con attenzione affinchè i tempi dettati dal procedimento amministrativo vengano rispettati. Ciò al fine di dare certezza ad una decisione “forte” compiuta dalla Giunta e dal Consiglio, che premia anche l’oculatezza nella spesa dimostrata nel tempo dalla sanità della Destra Tagliamento.