Il Teatro Incerto in tournée in Regione
Un trio inossidabile dalla comicità contagiosa il Teatro Incerto continua a divertire con i suoi esilaranti spettacoli in lingua friulana.
Da quasi quarant’anni in carriera, l’ineffabile trio di Fabiano Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi prosegue la sua tournée in Regione con le due commedie Blanc e Fieste, entrambe produzioni CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.
Fresco di debutto il nuovo spettacolo in marilenghe Fieste approda sabato 13 aprile all’Auditorium di Camino al Tagliamento (PN) mentre Blanc sarà in scena mercoledì 10 aprile al Teatro Miotto di Spilimbergo, domenica 14 aprile al Teatro Plinio Clabassi di Sedegliano, sabato 27 aprile all’Auditorium G. Piccini di Buttrio, 9 maggio al Teatro Palamostre di Udine all’interno del 48° Palio teatrale studentesco, 24 maggio a Campolonghetto di Bagnaria Arsa, 31 maggio a Palazzolo dello Stella.
Protagonista di Fieste è Francesco. Sta per compiere sessant’anni e non se la passa bene. È depresso. Da un po’ di tempo vive nel bed & breakfast della signora Grubach. Sta facendo colazione, quando irrompono nella stanza due strani individui, Augusto e Benito, mandati da una fantomatica organizzazione per festeggiare il suo compleanno.
Fieste è uno spettacolo divertente, ma che non rinuncia a scandagliare l’animo umano, un testo scritto fra invenzione e ispirazione a modelli letterari – dall’omaggio alla signora Gruback del Processo di Kafka al teatro di Harold Pinter, che fa capolino fra le battute e le situazioni surreali – ma che si trasforma sulle tavole del palcoscenico nell’inconfondibile e originale stile del più comico trio teatrale friulano. Gli elementi scenici sono ideati e realizzati dall’artista e scenografa Luigina Tusini.
Prosegue invece la sua tournée con quasi trenta repliche alle spalle, Blanc, protagonisti tre amici e un quadro, un’amicizia di lunga data e una disputa culturale che rischia di incrinarla.
Ispirato a una ormai celebre commedia francese, il Teatro Incerto mette in scena alla sua maniera e con grande libertà e inventiva, una ineffabile e irresistibile discussione sull’arte e invitabilmente sulla vita con la cifra stilistica del trio Fantini, Moretti e Scruzzi.