Risparmio tradito? Siamo di fronte all’ennesimo tradimento della politica?
Movimento 5 Stelle e Lega, che in campagna elettorale hanno più e più volte promesso pubblicamente ai risparmiatori traditi il risarcimento integrale dei danni, hanno clamorosamente disatteso le aspettative, dimostrandosi interlocutori del tutto inadeguati ed inaffidabili.
A nulla sono valse le innumerevoli riunioni convocate presso il M.E.F. dai Sottosegretari On.li Massimo Bitonci e Alessio Villarosa.
L’originaria normativa istitutiva del Fondo indennizzo risparmiatori (d.d.l. “Bilancio di previsione per il 2019”, art. 38), infatti, veniva stravolta ad opera del Movimento 5 Stelle a seguito di un incontro tra il Ministro Luigi Di Maio e il presidente di un’associazione di risparmiatori denominata Coordinamento Don Torta, sig. Andrea Arman, già candidato al Senato della Repubblica sotto le insegne del Movimento 5 Stelle.
La normativa messa a punto sulla base dell’accordo raggiunto tra il Movimento 5 Stelle e tale associazione non veniva mai attuata e, ad oggi, è rimasta lettera morta in ragione delle molteplici e gravi criticità in essa presenti; scritta, in altri termini, quasi che si volesse di proposito doverla poi scrivere nuovamente.
In occasione dell’incontro tenutosi a Palazzo Chigi in data 8 aprile 2019, il Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Giuseppe Conte, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Giovanni Tria, illustravano alle associazioni dei risparmiatori la proposta in materia di risparmio tradito su cui il Ministero delle Economie e delle Finanze aveva raggiunto un accordo con la Commissione Europea.
Tale proposta, messa ai voti, veniva accolta da diciassette associazioni su diciannove, tutte tranne il Coordinamento Don Torta e Noi che Credevamo nella Banca Popolare di Vicenza, presieduta dal sig. Luigi Ugone.
Al termine dell’incontro, il Presidente Conte comunicava che in occasione del Consiglio dei Ministri che si sarebbe riunito all’indomani, martedì 9 aprile 2019, sarebbe stata emanata la normativa in materia di risparmio tradito.
Ciò, invece, non avveniva.
In data 11 aprile 2019, le scriventi associazioni apprendevano da fonti di stampa che l’emanazione di tale normativa era stata bloccata a causa del veto delle due associazioni di cui sopra.
“Se non si concorda con tutti i risparmiatori non si fa nulla”, affermava il Ministro Di Maio in data 10 aprile 2019.
Ma la notizia che aveva davvero dell’incredibile era quella pubblicata dall’Huffington Post che, in data 11 aprile 2019, titolava:
“Quella telefonata che ha bloccato il decreto sui truffati dalle banche”
Il quotidiano riferiva di come, in data 9 aprile 2019, al termine del Consiglio dei Ministri, il Presidente Conte e i Ministri Salvini e Di Maio avevano contattato telefonicamente il sig. Ugone (!!) per sapere se lo stesso aveva rivalutato la proposta illustrata alle associazioni in data 8 aprile 2019.
“No, vogliamo i risarcimenti automatici per tutti i truffati e soprattutto vogliamo vedere i testi”, rispondeva Ugone, secondo quanto riportato dall’Huffington Post.
Che cosa c’è sotto?
Quali vincoli, magari inconfessabili, legano i sigg.ri Arman e Ugone ai partiti di maggioranza?
Appare evidente, in ogni caso, a parere delle scriventi associazioni, che si sia in presenza di una vile e squallida manovra posta in essere dall’Esecutivo – con la complicità, volontaria o meno, delle due associazioni sopra menzionate – al fine di rinviare sine die l’emanazione della normativa in materia di risparmio tradito, l’ennesimo schiaffo ai tanti cittadini che hanno visto andare in fumo i risparmi di una vita.
Il Governo, in altri termini, non ha esitato a mettere in atto il gioco delle tre carte e ad utilizzare come pretesto il veto posto da due (due su diciannove!) associazioni al fine di bloccare l’emanazione di una legge che più di trecentomila risparmiatori e relative famiglie attendono da anni.
Peraltro, quanto richiesto, seppur in modo confuso e pasticciato, dal Coordinamento Don Torta e da Noi che Credevamo nella Banca Popolare di Vicenza è assolutamente incompatibile con ogni legge e, ove realizzato, esporrebbe l’Italia ad un’inevitabile procedura d’infrazione europea e i risparmiatori al rischio di dover restituire gli indennizzi eventualmente percepiti.
Mai, quindi, le scriventi associazioni sottoscriveranno la proposta eventualmente concordata dall’Esecutivo con il Coordinamento Don Torta e con Noi che Credevamo nella Banca Popolare di Vicenza.
Peraltro, della somma stanziata con la Legge di Bilancio per il 2019 a favore dei risparmiatori (1.575 mld/€) rimane oggi, in base a quanto indicato dal Documento di programmazione economica e finanziaria approvato il 10 aprile 2019, il solo importo di 750 mln/€.
Alla luce di quanto sopra esposto, le scriventi Associazioni convocano una
MANIFESTAZIONE A ROMA, PIAZZA DI MONTE CITORIO, IN DATA 19 APRILE 2019, DALLE ORE 11.00
aperta a tutti i risparmiatori traditi i cui diritti sono stati calpestati, a tutti i risparmiatori traditi cui le istituzioni non hanno sino ad ora fornito alcun sostegno, a tutti i risparmiatori traditi che hanno ormai perso la fiducia nella giustizia, a tutti i risparmiatori che si sentono traditi anche da quei soggetti politici che, in occasione della recente campagna elettorale, avevano più e più volte promesso pubblicamente loro il risarcimento integrale dei danni, a tutti i risparmiatori traditi che non intendono arrendersi e che, anzi, continueranno a lottare per ottenere la tutela del diritto loro riconosciuto dalla Costituzione, il DIRITTO ALLA TUTELA DEL RISPARMIO
Le Associazioni dei Risparmiatori della Cabina di Regia.