Ateneo Udine: approvato il bilancio di esercizio 2018. Chiusura con un utile di 5,6 milioni di euro
Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Udine ha approvato nella seduta odierna il bilancio di esercizio 2018. L’utile è stato di 5,6 milioni di euro. Nella sua relazione al bilancio il rettore Alberto De Toni ha evidenziato che nel periodo 2014-2018 l’Ateneo ha registrato utili cumulati per circa 35 milioni di euro. Il patrimonio netto è passato da 32 milioni di euro a fine 2013 a 67 milioni di euro a fine 2018. Il Rettore De Toni lascia al prossimo rettore riserve libere, da utili realizzati negli ultimi anni, pari a 23 milioni di euro: risorse indispensabili per accompagnare l’Ateneo nel suo percorso di crescita futuro.
Negli anni del rettorato De Toni l’Ateneo è passato da 4.460 studenti iscritti al primo anno nell’a.a. 2014-2015 a 4.889 iscritti al primo anno nell’a.a. 2018-2019, con un incremento pari a 429 studenti, pari a +9.6%. L’aumento in termini percentuali degli iscritti al primo anno alle lauree magistrali è stato del 9.5%. Il totale degli iscritti nell’a.a. 2018/19 è di 15.247 (dato ancora provvisorio, al 18 aprile).
In questi anni sono state impegnate risorse, autogenerate, pari a 17,5 milioni di euro per sostenere i piani strategici di Dipartimento, e sono già vincolati altri 3,5 milioni per sostenere le azioni per il prossimo anno.
Da sottolineare anche la grande attenzione data allo sviluppo dell’edilizia universitaria. L’Ateneo ha impegnato, fra ristrutturazioni e nuove costruzioni, decine di milioni di euro. Solo negli ultimi anni sono stati sbloccati 22 milioni di euro, finanziati in passato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che hanno permesso di avviare i lavori in quattro grandi cantieri, che saranno conclusi entro il 2020: i nuovi laboratori dell’area medica; la nuova sede del Dipartimento di Scienze giuridiche; la nuova biblioteca del polo scientifico; l’ampliamento della biblioteca del polo umanistico.
«Abbiamo pertanto realizzato i presupposti – commenta il rettore Alberto De Toni – per consentire all’Ateneo di affrontare con fiducia i prossimi anni che presentano grande incertezza sulla tenuta dei conti del sistema universitario nazionale».