17 e 18 maggio, primo weekend per Vocalia, le esclusive di Nada e Sergio Cammariere
Primo week end, il prossimo, per la 13.edizione del festival Vocalia, che nel Teatro Verdi di Maniago porterà quattro grandi protagonisti della musica festival il cui percorso artistico ben si inserisce nel tema scelto quest’anno dal direttore artistico Gabriele Giuga, “la musica e le parole”, ovvero quella magia che si crea quando testi e musica sono curati con la stessa passione e talento e scatta la combinazione perfetta.
Il festival, promosso dal Comune di Maniago, si aprirà con il Piano solo di SERGIO CAMMARIERE (venerdì 17 maggio, alle 21), artista che sin dal suo successo al Premio Tenco nel 2002 e l’anno successivo a Sanremo ha legato la canzone italiana alla musica jazz in modo inedito e personale, unendo musiche mai scontate a testi mai banali. Qui Sergio Cammariere (del quale il 10 maggio è uscito il nuovo album) raccoglie tutto il suo mondo musicale, quello di cantautore e pianista, in uno spettacolo che rispecchia l’animo e l’approccio unico dell’artista in perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini. Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature. Nella versione per pianoforte solo, le sue parole e quelle di chi ha costruito con lui i successi e lo hanno catapultato alle vette della canzone italiana – Roberto Kunstler per esempio – assumono una luce inedita, e puntano dritto al cuore di chi le ascolta.
18 maggio, alla stessa ora, sarà la volta di Nada, che dopo i sold-out dei primi concerti del tour 2019, dove il pubblico ha ritrovato la vita, il pensiero e la passione di una protagonista della musica italiana, in esclusiva regionale porterà sul palco del teatro i pezzi di successo di una lunga carriera e il suo ultimo album di inediti dal titolo “È un momento difficile, tesoro”, uscito a gennaio 2019 per l’etichetta Woodworm Label. La produzione, registrata in Inghilterra nel Playpen studio di Bristol, è stata curata da John Parish, già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand e Afterhours, che torna al fianco di Nada dopo il grande successo del precedente album “Tutto l’amore che mi manca” (2004).
Personalità artistica “eterodossa” rispetto ai canoni classici della musica pop, Nada porterà sul palco di Maniago i contenuti di una produzione che, come lei stessa afferma, è nata “negli abissi del mio nero profondo, per poi misteriosamente raggiungere i colori e la leggerezza del pensiero, finalmente libero di andare dove portano sentimento e ragione che si uniscono per diventare tutt’uno”.
Interprete e autrice di riconosciuta classe e sensibilità, Nada è stata recentemente applaudita anche al festival di Sanremo, che l’ha vista esibirsi insieme a Motta, vincendo il Premio Miglior Duetto per il brano “Dov’è l’Italia”. Un palco, quello dell’Ariston, dove la giovanissima livornese Nada Malanima aveva debuttato appena quindicenne nel 1969 con “Ma che freddo fa”, immediato successo italiano e internazionale, e trionfato nel ’71 con “Il cuore è uno zingaro”. Fin dagli esordi, la carriera di Nada è proseguita sempre attraverso scelte originali, che oltre al successo hanno portato importanti riconoscimenti, tra i quali il Premio Tenco nel 1994 con il primo album del progetto Nada Trio, insieme a Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti.
Venerdì 24 il festiva ospiterà Mauro Pagani con il suo tour “Creuza de mà” nel ventennale del morte di De André e sabarto 25 maggio in esclusiva per il Nord Italia Noa con il suo “Letters to Bach”