Caccia: adeguare normative a mutate condizioni ambientali
Le normative vigenti in materia di caccia debbono essere adeguate rispetto alle mutate condizioni ambientali e faunistiche e ai cambiamenti paesaggistici e di utilizzo del suolo che sono sopravvenuti negli anni e che suggeriscono misure adatte, da individuare con la collaborazione delle componenti del settore anche per poter meglio contenere i danni causati all’agricoltura. Lo ha sostenuto oggi la Regione, rappresentata dall’assessore alle Risorse agricole e forestali, rivolgendosi agli appassionati della caccia in occasione dell’incontro, organizzato a Manzano dal distretto venatorio n.14 Colli Orientali, che ha coinvolto i dirigenti e gli iscritti delle riserve di caccia di Buttrio, Corno di Rosazzo, Manzano, Premariacco, San Giovanni al Natisone, dell’Azienda faunistico venatoria I Vignanioli, e della Zona cinofila di Soleschiano. L’incontro ha permesso di conoscere gli esiti dell’attività venatoria svolta sul territorio considerato, dal 2010 allo scorso inverno, specificatamente per quanto riguarda la caccia agli ungulati ma anche di affrontare le tematiche inerenti l’attività venatoria e il suo rapporto con il territorio. Oggi, secondo la Regione, la situazione dell’ambiente nel quale è possibile praticare la caccia è profondamente cambiata a seguito di diversi fattori: per esempio, vi sono terreni sui quali, diversamente dal passato, non si fa più agricoltura. Di conseguenza, i boschi si sono spinti fino a ridosso dei centri abitati, dando così modo ad alcune specie animali di espandersi e di raggiungere anche i terreni situati in prossimità delle periferie delle nostre città e dei paesi. A volte si ritiene di poter intervenire nelle dinamiche di evoluzione delle specie animali, ma, in realtà, questo lo può fare soltanto la natura. Per l’uomo, vi è solamente la possibilità di contenere talune situazioni e di creare le condizioni affinché alcune specie non abbiano il sopravvento su altre e sull’ambiente dove vivono, alterando gli equilibri esistenti nel mondo naturale. Nel frattempo, variazioni climatiche, ma anche mutamenti del paesaggio, spesso attinenti allo sviluppo dell’uomo, e i fattori citati rendono ancor meno facile l’applicazione di norme e regolamenti in materia di caccia che debbono essere riviste con il concorso di tutti per poter rimuovere taluni ostacoli che, allo stato attuale, rendono più difficile la gestione del territorio e delle attività venatorie che vi vengono praticate.