Agricoltura: importanti risorse per un sistema idrico efficiente
L’acqua è un bene prezioso che deve essere distribuito in modo razionale per poter essere utilizzato dai cittadini e nelle attività rurali. Per questo, la Regione e lo Stato, dopo un’attenta concertazione con tutte le Amministrazioni e le componenti sul territorio, hanno messo a disposizione dei Consorzi di bonifica somme importanti che, per essere efficaci e sortire in tempi brevi i risultati attesi, debbono essere rapidamente impiegate in interventi cantierabili al fine di poter assicurare un servizio idrico efficiente a vantaggio dei cittadini e delle aziende agricole. Nel contempo, vanno individuate soluzioni che adeguino il sistema della raccolta e delle captazioni di quel bene prezioso che è l’acqua per prevenire problemi nella disponibilità del bene idrico che i cambiamenti climatici stanno acuendo. Questo il percorso che la Regione ha inteso seguire per dare risposta alle attese del territorio e dei cittadini, delineando una strategia che è stata condivisa con tutte le componenti e che è stata illustrata oggi a Malnisio di Montereale Valcellina, nel corso di un incontro al quale la Regione era rappresentata dall’assessore alle Risorse agroalimentari. Si trattava dell’evento conclusivo delle manifestazioni indette nell’ambito della Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione che mirava a valorizzare il ruolo dei Consorzi di bonifica per lo sviluppo del territorio e a mettere a fuoco le tematiche del settore. Consorzi che, a seguito della recente riforma, nel Friuli Venezia Giulia sono stati ridotto a tre: Cellina-Meduna, Pianura Friulana e Pianura Isontina. Fanno parte dell’Anbi, l’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni e questo rappresenta una garanzia di coesione, una dimostrazione del saper fare sistema. Una scelta che, per affrontare tematiche complesse e di grande portata, d’interesse di tutti, rappresenta il percorso in grado di assicurare maggiore efficacia all’azione dell’ente pubblico per la tutela e la valorizzazione del territorio. È la vera sfida, secondo la Regione, per garantire al mondo rurale l’approvvigionamento idrico necessario, particolarmente importante per il futuro della nostra agricoltura visto che il 75 per cento delle produzioni è reso possibile dalle irrigazioni, e non deve più essere limitata soltanto al trasferimento delle strutture e degli impianti esistenti dal sistema a scorrimento (i canali) a quello ad aspersione. Occorre ora definire anche le soluzioni più adatte per rendere efficaci la raccolta e la captazione dell’acqua, eliminando gli sprechi e ottimizzando le disponibilità idriche esistenti anche per trovare le soluzioni più adatte. Com’è stato fatto finora, occorrerà la massima partecipazione e condivisione con tutte le componenti del territorio, dalle Amministrazioni locali, alle organizzazioni agricole e ai cittadini.