Confartigianato Udine in lutto, è mancato Gino Stefanutti
Il capocategoria degli edili vinto a 61 anni da una grave malattia
Tilatti: “se ne va una colonna della nostra associazione, un uomo semplice, determinato e concreto”
La grande famiglia di Confartigianato piange Gino Stefanutti, storico dirigente in seno all’associazione di categoria, mancato domenica pomeriggio a soli 61 anni, vinto da una grave malattia. Al secondo mandato da capocategoria degli edili, Stefanutti ha accompagnato le imprese artigiane delle costruzioni nel periodo più buio della crisi economica, sostenendole con concretezza e grande determinazione. Alla sua famiglia va il cordoglio dell’associazione provinciale e della federazione regionale a partire dal presidente Graziano Tilatti: “Se ne va una colonna della nostra associazione – ha detto ieri il leader degli artigiani -, un uomo semplice, determinato e concreto, che negli anni più duri della recessione ha saputo guidare con grande capacità la categoria più martoriata, quella dell’edilizia. A lui va il nostro più sincero ringraziamento, ai suoi cari la nostra vicinanza e il nostro supporto”. “Era un uomo inclusivo – ha proseguito Tilatti -, legato agli affetti, alla sua famiglia anzitutto, quindi a quella allargata di Confartigianato. Ricordo quando settimane fa l’abbiamo incontrato per l’ultima volta. Era sereno e ci ha invitato ad sostenere i dirigenti e ascoltare le esigenze delle piccole imprese. Nel momento della difficoltà è riuscito a guardare avanti, a darci le coordinate per continuare”.
Membro della giunta provinciale di Confartigianato Udine, capocategoria provinciale e regionale degli edili nonché sindaco revisore di Anaepa Confartigianato (Associazione nazionale artigiani dell’edilizia, dei decoratori, dei pittori ed attività affini), Stefanutti ha affiancato l’impegno nell’universo associativo a quello in seno alla Stefanutti Renzo e C. di Remanzacco, impresa famigliare attiva dal 1920 in ambito di edilizia civile, restauro e manutenzione. Ricevuta dalle mani del padre Renzo, che a sua volta l’aveva avuta da quelle di suo padre Guerrino, Gino ha portato avanti l’azienda insieme al fratello Lucio, con serietà, determinazione, lontano dalle luci della ribalta. Salvo una concessione in occasione dei 90 anni dell’impresa, un traguardo che aveva salutato con vanto. Per sé, per la famiglia, per i sette dipendenti di cui l’impresario friulano sentiva la grande responsabilità.
Il suo impegno in azienda, in associazione e nel mondo del sociale non è mai venuto meno. Fino all’ultimo, finché la malattia, grave quanto rapida, non ha avuto la meglio. Stefanutti si è spento domenica nella sua casa di Udine, circondato dall’affetto dei suoi cari. I funerali saranno celebrati mercoledì mattina, alle 10.30, nella chiesa del Sacro Cuore di Udine.