Esce il 30 maggio nelle librerie italiane la nuova opera di Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge
I boschi, con le loro radici ben piantate nel terreno, proteggono dai cataclismi naturali. Con il loro suolo vergine e archetipo, costituiscono prezioso giacimento di biodiversità. Il loro polmone verde purifica l’aria e genera ossigeno, rinvigorisce i pensieri dei luoghi antropizzati ad alto tasso di inquinamento. Secondo alcuni scrittori contemporanei l’intelligenza degli alberi traccerà la via affinché il genere umano prenda coscienza di come il rispetto della natura sia la chiave per la ricostruzione del Sistema, nonché la sopravvivenza stessa dell’umanità. Leonardo da Vinci osservava come la linfa all’interno di un albero fosse costante dalla radice all’ultima ramificazione, distribuendosi nei vari rami. Questa intuizione ispirò i suoi studi di canalizzazione delle acque. Nasce ‘Il Bosco degli Scrittori’, la nuova collana di Aboca Edizioni che inaugura il genere narrativa della casa editrice di Sansepolcro. Un luogo dove gli scrittori possono esercitare la scrittura utilizzando tutti i tesori del bosco.
A inaugurare la collana è il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori che quest’anno celebra il suo ventesimo compleanno.
L’OLMO GRANDE
Sul confine tra due poderi, nella campagna friulana, all’improvviso brucia un olmo secolare. Da un tempo a un altro, per molte generazioni di uomini e donne che all’ombra delle sue fronde hanno vissuto, il grande albero ha significato vita, potenza della natura, stabilità di un mondo. E davanti al rogo immenso dell’olmo, il protagonista di questa storia si interroga sulla verità dell’accaduto: chi ha appiccato il fuoco, per quale ragione? E come sarà la vota di una comunità senza il suo centro di gravità.