Strage Peteano: Zanin, ricordare le vittime è monito di democrazia
(ACON) Peteano (Sagrado), 31 mag – MPB – Il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Piero Mauro Zanin ha rappresentato la comunità regionale a Peteano alla cerimonia per il 47esimo anniversario della strage nella quale la sera del 31 maggio del 1972 persero la vita tre carabinieri mentre altri due rimasero feriti. Il loro destino fu segnato dalla telefonata anonima al centralino della centrale operativa dei Carabinieri di Gorizia che segnalava la presenza di una 500 con due fori sul parabrezza, abbandonata nella località di Peteano lungo la strada che conduce da Sagrado a Savogna d’Isonzo. “Il Consiglio regionale – ha detto a margine della cerimonia il presidente dell’assemblea Zanin – è presente qui per testimoniare riconoscenza e gratitudine a questi tre carabinieri che con il loro sacrifico hanno testimoniato gli alti valori della democrazia, attirati con l’inganno in questo luogo, in una trappola, proprio per ucciderli. Qui c’è tutta la differenza tra la vigliccheria di chi cerca di soppraffare il prossimo e la generosa disponibilità dei carabinieri che in maniera immediata hanno risposto a un bisogno di sicurezza della comunità. “Nel ricordo di questi tre carabinieri voglio esaltare i valori della democrazia fondata sulla nostra costituzione, i valori del sacrificio e della generosità contro l’inganno, la sopraffazione: valori che fanno della nostra comunità una terra con grande senso civico”. Sul luogo dove quella sera nel corso dell’ispezione si verificò la deflagrazione che provocò la morte del brigadiere Antonio Ferraro e dei carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni, e il ferimento del sottotenente Angelo Tagliari e del brigadiere Giuseppe Zazzaro, sorge il cippo dove oggi il comandante interregionale dei Carabinieri di Vittorio Veneto, generale di corpo d’armata Enzo Bernardini, ha deposto una corona d’alloro accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Zanin, dal sottosegretario di Stato all’ambiente, Vania Gava, dal prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello e dal generale di brigata Valentino Scognamiglio. Corone sono state deposte anche dai sindaci dei comuni di Sagrado, Gradisca d’Isonzo e Savogna d’Isonzo, presenti con i gonfaloni. Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, la medaglia d’oro al valor militare Paola Cargnelli Dal Din, autorità civili, militari, religiose, le associazioni combattentistiche e d’arma con i loro labari. I tre militari deceduti nel 1973 furono insigniti della medaglia d’argento al valor civile alla memoria, mentre nel 2010 in occasione della Giornata della Memoria il presidente della Repubblica conferì loro l’onorificienza di vittime del terrorismo.