Firmato il primo storico protocollo per le vendite immobiliari sicure
Intesa tra notai, geometri, ingegneri, agenti immobiliari e associazioni di consumatori a tutela delle compravendite immobiliari
Nasce a Udine il primo Protocollo d’Intesa diretto a rendere gli atti dei trasferimenti immobiliari in linea con i più elevati standard di sicurezza anche sotto il profilo catastale, urbanistico ed edilizio. A siglarlo, presso la Sede della Camera di Commercio di Udine e Pordenone, alla presenza dell’Assessore Regionale al Patrimonio Barbara ZILLI e dell’assessore all’edilizia del Comune di Udine Alessandro CIANI, sono stati il Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Udine e Tolmezzo, Notaio Guido Spanò di San Giuliano, il Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Udine, Geom. Lucio Barbiero, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Udine, Ing. Stefano Guatti, il Presidente del Collegio Regionale Fiaip, Sig. Leonardo Piccoli , il Presidente della FIMAA Confcommercio Udine, Sig. Lino Domini, e la Presidente dei Consumatori Attivi, Avv. Barbara Puschiasis.
Il Protocollo, che fa seguito all’analogo documento già sottoscritto tra il Consiglio Nazionale del Notariato ed il Consiglio Nazionale dei Geometri e del Geometri Laureati e che interessa, per ora, la Provincia di Udine, è il primo importante passo per più garanzie su sicurezza, regolarità edilizia e agibilità nelle operazioni immobiliari.
In Italia nel 2018 si sono registrate 578.000 transazioni immobiliari di cui oltre 9.000 nella Provincia di Udine, precisano Fiap e Fimaa, segnalando che in oltre il 50% dei casi si è dovuti intervenire per sanare anomalie e rimettere in conformità catastale e sovente anche edilizia gli immobili venduti. Purtroppo molto spesso le difformità da regolarizzare emergono in prossimità e talvolta anche contestualmente alle stipule e ciò comporta rinvii e disagi per tutti.
La convenzione è finalizzata a promuovere il ricorso preventivo, sin dall’offerta sul mercato dell’immobile, alla “RELAZIONE TECNICA INTEGRATA DI CONFORMITA’ EDILIZIA E CATASTALE” da parte di un professionista competente, che sia un geometra, un ingegnere o altro, che attesti la sostanziale conformità tra stato di fatto dell’immobile oggetto di trasferimento con i dati catastali e la planimetria depositata in catasto e la documentazione edilizia depositata presso i Comuni, segnalando eventuali difformità.
Infatti “Oggi il notaio è in grado di assicurare un trasferimento assolutamente sicuro sotto il profilo della commerciabilità dei beni immobili. La RELAZIONE TECNICA INTEGRATA DI CONFORMITA’ EDILIZIA E CATASTALE garantirà altrettanta sicurezza sotto il profilo dell’esame tecnico sulla regolarità edilizia, sull’agibilità e sulla conformità catastale. E’ bene precisare che, seppur consigliata e molto opportuna, si tratta di una documentazione allo stato facoltativa e la sua mancanza non preclude la stipula. Non sfugge tuttavia che la disamina tecnica degli atti catastali e delle pratiche edilizie e l’esecuzione, anche sul posto, delle necessarie verifiche da parte di un professionista dotato di competenze tecniche, consente al venditore di rendere con maggiore serenità e cognizione di causa le dichiarazioni, sovente di rilevanza penale, che la legge gli impone di fare in atto, ed attinenti la corrispondenza dello stato di fatto dell’immobile agli atti catastali, edilizi ed urbanistici” afferma il Presidente del Collegio dei Notai, dr. Guido Spanò di San Giuliano.
“Grazie alla RELAZIONE TECNICA INTEGRATA tutti i soggetti coinvolti nella trattativa (venditori ed acquirenti, ma anche professionisti) avranno la certezza della regolarità catastale, urbanistica, edilizia e dell’agibilità dell’immobile, nonché della piena validità dell’atto di trasferimento della proprietà, con sicura minore incidenza del contenzioso e delle procedure amministrative di sanatoria delle irregolarità” afferma il Presidente dei Geometri Lucio Barbiero.
“La “RELAZIONE TECNICA INTEGRATA DI CONFORMITA’ EDILIZIA E CATASTALE” è un documento definitivo, che non scade, e che va ad integrare la documentazione a dotazione dell’immobile agevolandone la futura circolazione, al pari delle certificazioni già richieste dalla legge, come il certificato e la scheda catastale, l’attestato di prestazione energetica, e gli attestati di conformità degli impianti”, precisa il Presidente degli Ingegneri Stefano Guatti.
Infine, si tratta di un documento che supporta il Notaio nel delicato compito, pur senza responsabilità, di presidio della legalità nella circolazione degli immobili, e tutela gli agenti immobiliari dalle conseguenze di immettere sul mercato immobili non conformi.
“In questo panorama, diviene centrale il ruolo del tecnico, che sia un geometra, un ingegnere o un’altra figura professionale esperta, che può così essere da aiuto e supporto nella gestione di tutti quegli aspetti peculiari che si celano dietro le vendita degli immobili” afferma il Presidente dei Geometri, Lucio Barbiero. “Se nei casi meno gravi, infatti, con un semplice aggiornamento catastale o riduzione a conformità si può risolvere la situazione, nei casi più complessi si rischia , invece, di trovarsi con un immobile anche in parte privo dei necessari titoli abilitativi, impossibile in molti casi dunque da trasferire, da cui conseguono dei danni così gravi tanto da obbligare le parti a tutelare le loro ragioni in articolati procedimenti giudiziari.”
“Oggi dunque è stato compiuto un ulteriore passo verso la maggiore sicurezza nelle transazioni, motivo in più per creare una cultura della conformità e della responsabilità tra i cittadini al fine di giungere alla prevenzione di eventuali criticità, alla riduzione dei contenziosi e ad una maggiore sicurezza delle operazioni immobiliari”, conclude l’avv.to Barbara Puschiasis, Presidente di Consumatori Attivi.
Ha concluso i lavori l’assessore alle finanze e al patrimonio Barbara Zilli la quale ha sottolineato come “Il Friuli Venezia Giulia sia la prima regione a farsi garante di un protocollo d’intesa tra categorie di professionisti e consumatori che tutela i compratori e i venditori nel trasferimento di immobili urbani affinché siano rispettati i più elevati standard di sicurezza nell’interesse della collettività”. Ha proseguito affermando come sia fondamentale l’importanza sociale di questo protocollo e la mission di ciascuno dei firmatari. La Zilli ha poi ricordato l’intesa tra Regione e Agenzia del Demanio, ulteriore accordo simbolo delle sinergie tra istituzioni volte a giungere alla valorizzazione concreta del patrimonio immobiliare regionale e alla sua immissione nel mercato.
“Il dialogo con le categorie coinvolte è il nostro modo di fare Politica in maniera alta, anche in questo settore in cui ogni azione deve essere improntata ad una visione volta ai cittadini e alla collettività” ha concluso Zilli.”