Sentenza del Tar del Lazio dà il via libera al “consumo sul posto” per 900 imprese artigiane in Fvg
Assist giudiziario al consumo sul posto delle imprese artigiane: si a pizza, gelati e pasticcini, ma non seduti al tavolo
Un nuovo assist alle attività artigiane di gelateria, pizza al taglio, rosticceria e pasticceria viene dal Tar del Lazio che con due recenti sentenze ha legittimato ulteriormente il consumo sul posto facendo luce sulla differenza con la somministrazione vera e propria. Il tribunale amministrativo ha ribadito come vi siano diversi elementi necessari perché si configuri la seconda con tutti gli adempimenti che ne conseguono. Al servizio assistito al tavolo, unico elemento dirimente secondo il Consiglio di Stato, il Tar Lazio aggiunge la presenza di tavoli e sedie abbinati, una superficie dedicata e la presenza di un menu di tipo ristorativo. In assenza di questi elementi non si può parlare dunque di somministrazione, ma di semplice consumo sul posto che è – lo ribadisce con chiarezza il tribunale – assolutamente consentito “innanzi tutto agli artigiani alimentari” che possono far consumare ai clienti i prodotti di propria produzione senza alcuna autorizzazione commerciale che invece è obbligatoria nel caso in cui si vendano anche prodotti non di propria produzione (tipicamente bibite).
Tirano così un sospiro di sollievo le quasi 900 imprese artigiane interessate al consumo sul posto in Fvg che occupano oltre 3.000 persone. Quel che la sentenza del Tar consegna loro è una sorta di manuale d’uso al contrario. Dice infatti ciò che è vietato, ciò che va evitato per non scivolare dal consumo sul posto alla somministrazione, come detto ogni forma di servizio al tavolo, nonché l’impiego dei classici tavoli con sedie e ancora le posate a meno che non siano usa e getta.
Va detto che già da alcuni anni negli esercizi di vicinato e nelle imprese artigiane di gelateria, pizzeria al taglio, rosticceria e pasticceria è possibile consumare sul posto gli alimenti acquistati senza che questo si configuri come una attività di somministrazione con i conseguenti obblighi per artigiani e commercianti. In Fvg è stata Confartigianato a spingere per l’inserimento di questa possibilità all’interno del testo unico dell’artigianato, rendendo così lecita e trasparente una situazione che spesso era già diffusa e assolutamente auspicabile, dare cioè ai clienti di queste attività la possibilità di consumare sul posto un trancio di pizza o un gelato è una scelta di civiltà che rende anche più controllabile la gestione dei rifiuti che vengono prodotti come coppette, tovaglioli, lattine e piatti di plastica. Pur lecito dunque, il consumo sul posto è più volte stato erroneamente interpretato come attività di somministrazione, rischio che la pronuncia del Tar circoscrive ora una volta in più.
TIPO IMPRESA (panifici esclusi) | Imprese artigiane | Addetti | ||||
2013 | 2018 | Variazione | 2013 | 2018 | Variazione | |
GELATIERI E PASTICCERI | 392 | 412 | 20 | 1.494 | 1.676 | 182 |
RISTORAZIONE PER ASPORTO PIZZA AL TAGLIO KEBAB ROSTICCERIE | 449 | 486 | 37 | 1.361 | 1.537 | 176 |
TOTALE IMPRESE POTENZIALMENTE INTERESSATE CONSUMO SUL POSTO | 841 | 898 | 57 | 2.855 | 3.213 | 358 |
TOTALE IMPRESE ARTIGIANE DEL FVG | 29.421 | 28.041 | -1.380 | 70.910 | 67.356 | -3.554 |
% IMPRESE POTENZIALMENTE INTERESSATE CONSUMO SUL POSTO | 2,9% | 3,2% | 0,3% | 4,0% | 4,8% | 0,7% |
Fonte: Ufficio Studi Confartigianato-Imprese Udine su dati Unioncamere-Infocamere