Friuli: figli e nipoti emigranti riscoprono le proprie radici
Alla fonte delle proprie radici friulane: sono 66 i partecipanti al tour tra i maggiori centri regionali dei due progetti che l’EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti dedica, come ogni estate, ai corregionali che dall’Estero tornano in Italia per scoprire la terra di origine dei propri avi. I due progetti “Stage culturale per giovani discendenti di corregionali” (giovani 18-35 anni) e “Ri-Scoprire il Friuli” (adulti/anziani e bambini) sono finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e si svolgeranno sino alla fine di luglio.
Clou del programma il 42° Incontro dei corregionali all’Estero che si terrà il 27 e 28 luglio a Caneva, ma nel frattempo i partecipanti (provenienti da 6 Paesi ovvero Argentina, Uruguay, Brasile, Stati Uniti, Canada e Romania) stanno vivendo una serie di interessanti esperienze in alcuni dei luoghi e istituzioni più significativi del territorio regionale.
Come a Spilimbergo, dove hanno visitato la Scuola Mosaicisti del Friuli o a Cordenons dove, grazie al cofinanziamento del Comune, hanno visitato dopo essere stati accolti dal sindaco Andrea Delle Vedove i Magredi svolgendo anche attività di land art e stone balancing (arte di mettere in equilibrio i sassi e pietre del greto fluviale). Ma non solo: le visite stanno toccando anche Pordenone, accolti dal vicesindaco Eligio Grizzo e al lago della Burida hanno pagaiato con le donne operate di tumore al seno, e con il loro allenatore Mauro Baron, che proprio attraverso questa attività sportiva portano avanti socializzazione e terapia allo stesso tempo. Dopo una puntata a Venezia, ecco nell’ordine Cavasso Nuovo con il Museo dell’emigrazione, San Vito al Tagliamento, Barcis, Sacile, Polcenigo, Aquileia, Grado, Maniago con il museo dell’arte fabbrile e Frisanco, oltre a Valvasone Arzene, Trieste (incontrando l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti) e Redipuglia.
I partecipanti di Ri-Scoprire il Friuli sono accompagnati da Simonetta De Paoli e da Sara Bertelle, i giovani dai professori Daniela Turchet e Andrea Massarut. Coordinatrice delle visite la professoressa Luisa Forte con il contributo di Elena Marzotto. Da segnalare inoltre i ragazzi che operano come mediatori culturali per accompagnare il gruppo, provenienti dal liceo Le Filandiere di San Vito al Tagliamento con il progetto “Scuola / Lavoro”: Anna Moro, Miriam Basso, Giorgia Franzo, Silvia Morson, Alessia Bomben e Agnese Dal Piaz più il coetaneo pordenonese Jacopo Stefanato.