Istruzione: Rosolen, 200mila euro per convenzioni scolastiche
Potenziamento della lingua tedesca, possibilmente in affiancamento all’inglese, in ambiente plurilingue. Promozione di comportamenti e azioni ispirati a uno stile di vita sano. Modelli didattici e formativi innovativi nell’insegnamento di materie scientifiche. Incentivi e premi per nuove proposte in ambito artistico e culturale. Progetti di solidarietà intergenerazionale e di educazione civica. Sono le cinque aree di competenza delle nuove convenzioni scolastiche che dall’anno scolastico 2019/20 sostituiranno i progetti speciali. Il budget complessivo è di 200mila euro, l’importo massimo singolo non potrà superare i 12.500 euro. La Regione – così prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Istruzione, Alessia Rosolen – può stipulare convenzioni con l’Ufficio scolastico regionale, scuole singole o in rete, anche in collaborazione con università regionali e altri enti pubblici con comprovate competenze. Questi fondi si aggiungono ai 2 milioni di euro previsti per il finanziamento ordinario al potenziamento dell’offerta formativa delle scuole e agli ulteriori 400 mila appena approvati in Consiglio con la legge di assestamento di bilancio. “Ci sono progetti mirati – spiega l’assessore Rosolen – che rientrano nel piano dell’offerta formativa ai quali l’Amministrazione regionale può destinare un capitolo di risorse a parte. Per il prossimo anno abbiamo scelto 5 assi concettuali lungo i quali sviluppare percorsi e proposte. Partiamo dalla prima: per rispondere alle esigenze sempre più crescenti di una scuola plurilingue, il progetto intende sviluppare attraverso attività laboratoriali la conoscenza della lingua inglese assieme al tedesco. Puntare sul tedesco significa proiettare i percorsi scolastici verso il mercato del lavoro: da più parti riceviamo sollecitazioni a implementare corsi di insegnamento del tedesco, anche alla luce degli sbocchi lavorativi, soprattutto legati al turismo. Ritengo doveroso che il Friuli Venezia Giulia punti sul tedesco con molta più convinzione rispetto al passato. Mentre i percorsi scolastici ordinari sono vincolati a esigenze ministeriali, la Regione vuole indirizzare e guidare, in maniera forte e complementare, la formazione e l’istruzione verso destinazioni coerenti con il tessuto sociale ed economico del Friuli Venezia Giulia. Imparare il tedesco, qui, ha impatti concreti”. “Le altre proposte – continua Rosolen – sono legate a idee, percorsi e progetti per uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta e nuove formule di insegnamento e potenziamento in materie come la matematica e le scienze, ai quali si aggiungono percorsi didattici nei settori culturali e artistici e altri progetti di educazione civica. L’obiettivo è offrire ai ragazzi la possibilità di dare libero sfogo alla loro creatività e alla loro fantasia, attraverso una didattica esperienziale che li renda protagonisti consapevoli nell’approfondimento delle conoscenze attraverso temi che, anche in prospettiva lavorativa, possano costituire capisaldi della loro crescita e del loro percorso scolastico, formativo e, in ottica futura, professionale”. Alle scuole verrà dato come termine il 30 settembre per presentare le proposte di collaborazione con la Regione e l’Ufficio scolastico regionale sui progetti indicati. Tutte le informazioni saranno a breve disponibili sul sito della Regione.