Fondo indennizzo risparmiatori: diciamoci le cose come stanno ! Basta scarica-barile
“Ancora una volta i risparmiatori sono in balia di un Governo che non riesce a rispettare i tempi fissati nei decreti da esso emanati. Era già successo in gennaio quando la colpa era stata data all’Europa e non ad una legge sbagliata (la 145/18) che premiava gli speculatori. E’ successo poi in primavera quando la colpa del mancato varo del decreto attuativo nei termini veniva data alla Corte dei Conti e alla Commissione Europea, quando invece le uniche responsabilità ricadevano su chi aveva scritto una norma con varie incongruenze. Succede ora quando alla tanto attesa data del 26 luglio non è corrisposta la messa in opera del portale Consap per l’accesso al Fir. Il sottosegretario Villarosa scarica il barile sul Garante della Privacy salvo arrivare a stretto giro una smentita da parte di quest’ultimo che invece mette nero su bianco come il MEF sia in estremo ritardo nell’inviargli il testo definitivo del decreto…non ancora pervenuto. Basta fissare date che poi non vengono mantenute e basta scaricare ad altri responsabilità che cadono solo ed esclusivamente su chi fa proclami. I risparmiatori vivono nella continua incertezza del se e quando potranno riavere i loro soldi e aleggia molta delusione. E’ ora di fatti e quindi auspichiamo che entro gli inizi di settembre questo fondo venga “partorito” definitivamente. La corda ora è veramente troppo tirata” afferma la Presidente di Consumatori Attivi Barbara Puschiasis
Nell’articolo la smentita dell’altra fake news fatta girare qualche settimana fa…Non e’ vero che la Corte dei Conti non e’ d’accordo a che i risparmiatori vengano indennizzati con i fondi dormienti. E’ invece vero che la Corte dei Conti invita il Ministero a una maggiore attenzione nella scrittura delle norme e a non sperperare i soldi dei risparmiatori in costi non giustificati quali quelli per la Consap…struttura che costa molto…
Consumatori attivi
Nella foto Barbara Puschiasis