Due passi nella storia del Castello di Strassoldo
Il Friuli è noto per i suoi castelli e le torri che dominavano un tempo vaste aree di territorio. In ogni angolo della nostra regione possiamo trovare antichi manieri, testimoni di una storia pluricentenaria, attorno ai quali spesso si costituiva il borgo, una realtà rurale che viveva in sinergia con la fortezza e che veniva protetta dalle mura possenti in caso di pericolo.
Una delle località che senza dubbio merita una tappa è il piccolo borgo di Strassoldo, frazione del comune di Cervignano del Friuli, dove si possono trovare due tra i manieri più antichi di tutta la regione: il Castello di Strassoldo di Sopra e il vicino Castello di Sotto. Basta qualche passo, tra le mura, le rogge e il parco che delimitano il complesso fortificato per iniziare un percorso a ritroso nel tempo, per rivivere una storia antica, fatta di battaglie, eroici scontri e memorie di ricche famiglie nobili.
Le prime testimonianze della presenza del castello risalgono a più di mille anni fa, un documento cita già come data il 530. Inizialmente esisteva un solo maniero, detto “dalle due torri”, edificato lungo l’antica via Julia Augusta, la strada romana che congiungeva Aquileia al Norico. Solo successivamente vennero eretti, attorno alle torri originarie, due castelli separati e ciò sancì anche la divisione dell’antica famiglia di origine longobarda, degli Strassoldo, una famiglia ricca e potente – i Conti avevano giurisdizione su numerose località del Friuli, della Carinzia e della Carniola con diritto di vita e di morte sui sudditi – in “quelli di Sopra” e “quelli di “Sotto”.
I due castelli subirono nel corso della loro storia ultracentenaria danni gravissimi: nel 1381 vennero messi a ferro e fuoco dalle milizie del Patriarca D’Aquileia, Filippo d’Alençon; nel 1499 furono invece presi di mira dalle scorrerie dei turchi per resistere alle quali fu ulteriormente munita di mura e torri; nel 1509 i manieri furono teatro degli scontri tra imperiali e papato contro la Repubblica di Venezia. Successivamente fu poi la Prima Guerra Mondiale a mettere a dura prova l’intera struttura – l’area, in territorio austriaco, fu coinvolta nel conflitto – e il terremoto del 1976 che provocò diversi cedimenti.
La configurazione attuale, che unisce il maniero alle residenze signorili, risale al XXVIII secolo ed è il frutto dei lavori di rifacimento e ristrutturazione che i fratelli Nicolò – per il castello di Sotto – e Giuseppe – per il castello di Sopra – portarono avanti. Nonostante venne fatto un rimaneggiamento totale di tutta la struttura, ancora oggi possiamo intravedere quella che era la struttura originaria.
E’ attraversando Porta Cisis, un’altra porta turrita che collega la cerchia esterna con il borgo, che si entra nel Castello di Sotto. Un viale con case risalenti al XVI ci conduce al complesso di edifici che compongono la residenza. L’edificio principale è il “mastio”, la parte più antica – si ipotizza oggi che possa risalire già al ‘300 – di forma rettangolare e in stile veneziano.
Incamminandosi verso sud si arriva alla Pileria del riso e, subito dopo il ponticello del canale della Pileria, si entra nell’area del castello di Sotto, invece collega il borgo con il Castello di Sopra, composto da unica struttura fortificata. Rispetto al quello di Sotto, questo maniero si distingue per la sua struttura possente, assai diversa da quella della “villa veneta”. Si tratta infatti di una fortificazione vera e propria sulla quale svetta una possente alta 18 metri d’altezza, unica superstite delle due di cui originalmente era munito il complesso medievale.
Al centro del Borgo di Strassoldo si trova la chiesa di San Nicolò, che conserva, tra l’altro, una croce in pietra di fattura longobarda, testimonianza dell’antichità del luogo.
Uscendo dalla porta Cistigna, si può vedere un antico mulino del XII secolo, che ha lavorato per oltre settecento anni.
I due castelli appartengono sempre alla famiglia di Strassoldo-Graffemberg che ancora oggi li abita e ne ha cura.
La chiesetta gentilizia di fronte all’entrata del Castello di Sopra fu la cornice delle nozze fra il Feldmaresciallo Radetsky, ricordato per essere stato il comandante dell’esercito austriaco durante la prima Guerra d’Indipendenza, e Francesca Romana Strassoldo.