Lùsignis 2019 celebra i 70 anni dalla stesura de “Il sogno di una cosa” di Pasolini
Cresce l’attesa per l’edizione 2019 della rassegna Lùsignis organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Casarsa della Delizia per far conoscere e apprezzare i luoghi in visse e scrisse, attraverso le sue prime opere sia in prosa che in versi, il grande poeta, intellettuale e regista Pier Paolo Pasolini. La rassegna è sostenuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato al Turismo e si svolgerà, in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e della Pro Loco di Casarsa della Delizia, dalla seconda metà di agosto a settembre. Ma già adesso è noto il tema che la caratterizzerà e che sarà al centro del programma già dal primo evento del 25 agosto alle 21 in piazza Vittoria a San Giovanni di Casarsa: lo spettacolo “Nini e Cecilia (la meglio gioventù)”, curato da Massimo Somaglino sul palco insieme a Fabiano Fantini, Klaus Martini, Mark Kevin Barltrop e Chiara Grillo (ingresso libero).
“Gli spunti di riflessione del romanzo – ha spiegato l’assessore alla cultura di Casarsa della Delizia Fabio Cristante – sono ancora oggi di estrema attualità e per questo lo abbiamo scelto per suscitare la riflessione nel pubblico, nel solco di quella che è la filosofia di Lùsignis, una rassegna che vuole creare occasioni di incontro e dibattito partendo dal pensiero di Pasolini e portare le persone, allo stesso tempo, a scoprire e visitare, anche in chiave turistica, i luoghi che lo ispirarono e che sono oggi inseriti nel progetto degli Itinerari pasoliniani”.
Oltre ai citati e noti attori, sarà in scena la compagnia temporanea “San Zuan”, coordinata da Norina Benedetti, composta da attori locali: Massimo Antoniazzi, Iris Castellarin, Luigina Comin, Irene Macuz, Francesca Passador, Daniela Querin, Max Salvador e Giuliano Zamparutti. Parti musicali affidate al coro multiecnico “La Tela” di Udine, diretto da Claudia Grimaz e al coro “Tante Voci” di Metz (Francia), diretto da Tania Pividori. Alla fisarmonica, strumento che ha un ruolo fondamentale nel romanzo, Nicola Milan e Giona De Nardi.
“Il sogno di una cosa è un vero e proprio affresco corale – ha aggiunto Somaglino, autore dell’adattamento -: per questo ci siamo concentrati su un “attraversamento”, quasi uno spin off, della storia principale, scegliendo due personaggi fra i molti. Il Nini, perfetto prodotto della meglio gioventù di questa terra e di quel tempo, e Cecilia, ragazzina dal carattere schivo e solitario. Li seguiremo così nella loro vicenda, che per buona parte si svolge proprio a Casarsa, anzi nello specifico per lo più a San Giovanni, ed è proprio lì che la storia viene riportata oggi, nella piazza, fra rivolte contadine, biciclette e addobbi da sagra, in una lettura – messinscena farcita di innesti musicali e azioni nello spazio, che permetta alla comunità di specchiarsi in un se stesso più antico, e di riappropriarsi dei luoghi del romanzo, raccontando i fatti là dove si sono effettivamente svolti”.
Lùsignis ha già avuto un’anteprima, nella Cortina di Santa Croce (chiesa amata da Pasolini, che qui trovò l’iscrizione su pietra che gli ispirò l’opera teatrale I Turcs tal Friûl), a luglio con una serata di riflessione sul lascito del romanzo alla quale hanno partecipato Marco De Nicolò (docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Cassino), Valeria Filì (docente di Diritto del Lavoro dell’Università degli Studi di Udine) e Giuseppe Mariuz (scrittore e storico).
Nel programma della rassegna, che sarà presto ufficializzato, ci sarà anche la tradizionale Pedalata Pasoliniana, dedicata anch’essa a Il sogno di una cosa. Il titolo 2019 è infatti “Nei luoghi del Sogno” e la Pedalata è in programma sempre domenica 25 agosto con partenza alle 14 da piazza Italia a Casarsa accanto al Centro Studi Pasolini.
Insieme a Paolo Garofalo, esperto di vicende pasoliniane, si pedalerà sul percorso che toccherà i luoghi del romanzo: San Giovanni, Rosa, Ligugnana, San Vito al Tagliamento e località Comunali per concludersi poi nell’ex area Zuccheri di San Giovanni alle 18,30. Ci si avvarrà anche dei qualificati interventi di Piero Colussi, (presidente del Centro Studi), Maria Teresa Cepparo (presidente di Primavera ’90, gruppo fondatore della Pedalata) e dello stesso Giuseppe Mariuz. Collaborano anche Pro Casarsa della Delizia, Club Unesco di Udine e cooperativa sociale Il Piccolo Principe. Da non dimenticare “Aspettando la pedalata”, incontro che si terrà venerdì 23 agosto alle 21 nella corte interna del Centro Studi Pasolini con la proiezione del filmato di Francesco Bortolini “Il Sogno di una cosa , Pasolini 1943-1949”.