Il Friuli Venezia Giulia contrasta la fuga dei cervelli, grazie a incubatori come Friuli Innovazione
La collaborazione tra università e impresa, attraverso i progetti di Friuli Innovazione, cresce e trattiene sul territorio scienziati e startupper, ribaltando il trend nazionale negativo.
Che la fuga di cervelli all’estero non avvenga dappertutto è un dato di fatto: il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni a minor tasso di “abbandono dei cervelli” anche grazie al sostegno offerto alle nuove imprese innovative da importanti incubatori come Friuli Innovazione.
«Da oltre dieci anni Friuli Innovazione è impegnata in azioni di trasferimento tecnologico e diffusione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione – spiega Fabio Feruglio, direttore dell’innovAction Platoform – abbiamo coinvolto oltre 2000 studenti in progetti di impresa, formato più di 2000 aspiranti imprenditori e supportato la nascita di circa 70 startup».
Per sviluppare idee innovative è strategica la collaborazione tra imprese, università e piattaforme che, come Friuli Innovazione, mettono in rete questi attori e li fanno convergere in progetti di alto valore. Un recente esempio di successo è il progetto Green Gas Tight Doors (GGT Doors), finanziato dalla Regione FVG con oltre 700.000 euro, che ha coinvolto l’Università di Trieste, Officine Del Bello MBM e Nanto Protective Coating, ed ha valorizzato le competenze della startup Material Scan, supportata dall’incubatore certificato udinese. Il progetto GGT Doors, coordinato da Friuli Innovazione, ha come obiettivo la realizzazione di porte tagliafuoco green per il settore navale, impiegando la schiuma isolante brevettata proprio dalla startup Material Scan. Un prodotto ecologico che, rispetto alla lana di roccia normalmente utilizzata, riduce l’inquinamento già del 10% durante la produzione. GGT Doors ha quindi il merito di aver posto l’adeguata attenzione all’economia circolare nel settore navale – uno tra i più importanti della nostra Regione – offrendo un nuovo prodotto eco-sostenibile e che risponde alle richieste di un mercato sempre più attento alle esigenze ambientali.
Quella di Material Scan è una delle idee innovative sviluppate in Regione grazie al supporto di Friuli Innovazione. Nata nel 2013 come spin-off dell’università triestina dalla volontà di tre ricercatori, si è trasformata in startup innovativa con il supporto e i servizi ricevuti durante la delicata fase di avvio proprio da Friuli Innovazione. Oggi Material Scan trova occupazione nelle consulenze per imprese e attività di ricerca, continuando a crescere nel territorio.
«Contrastiamo la fuga di cervelli valorizzando i giovani, le loro competenze e i progetti innovativi che propongono, mettendo a disposizione un network e le conoscenze sviluppate grazie a progetti nazionali ed europei – spiega Fabio Feruglio -. Chi desidera sviluppare la propria idea innovativa può farlo in Regione poiché esistono realtà che, come la nostra, offrono percorsi di sviluppo e supporto nei diversi settori, dal settore turistico e creativo a quello ICT/Digitale, in un ambiente dinamico e internazionale, dove potersi confrontare con le decine di imprese già insediate, disponibili alla collaborazione ed al confronto.»