Val Tramontina: l’incanto dell’acqua dalle pozze smeraldine al racconto dei mulini
Domenica 18 agosto
Escursione, spettacolo, cena
Il Racconto dei Mulini in Val Tramontina
L’incanto dell’acqua e l’ingegno umano (anche di Leonardo), leccandosi i baffi
Un tour in Val Tramontina all’insegna dell’acqua, con escursione, spettacolo e cena con prodotti tipici. E’ quanto proposto dalla Compagnia di Arti e Mestieri per domenica 18 agosto in collaborazione col Comune di Tramonti di Sopra.
Filo conduttore delle spettacolo, “Il Racconto dei mulini” di e con Bruna Braidotti e dell’escursione sarà l’acqua, dall’incanto naturale delle pozze smeraldine all’ingegno umano che ha utilizzato l’acqua come energia e di cosa essa abbia significato per la vita nelle valli montane. Le pozze e il mulino Pradiel di Tramonti di Sopra, tipico mulino di montagna, saranno infatti oggetto dell’escursione con partenza alle 15.30 dal Centro Visite di Tramonti di Sopra. Per chi parte da Pordenone è previsto un pullman per raggiungere Tramonti con partenza alle 14.00 (per prenotazioni tel. 043440115). Lo spettacolo si svolgerà invece alle 19 a Borgo Titol, borgo perfettamente ristrutturato e recuperato alle antiche tradizioni contadine tra agricoltura e allevamento, seguito da una cena con le specialità della Val Tramontina. “Il Racconto dei mulini” fa parte del progetto “Le vie d’acqua: l’eredità di Leonardo” della Compagni di Arti e Mestieri e mette in scena la storia della tecnologia più importante, che dal medioevo in poi ha mosso opifici di ogni genere e di cui Leonardo si occupò e perfezionò nel progettare le sue macchine. Si ripercorre attraverso il mulino la storia del territorio friulano e delle diatribe inerenti l’uso dell’acqua che vedevano contrapposti mugnai e veneziani, che gestivano la fluitazione del legname (che proveniva anche dalla Val Tramontina). Con la ruota idraulica cominciò un processo di liberazione dalla fatica, processo in realtà controverso e non lineare, nel quale siamo ancora immersi. I mulini erano all’origine luoghi pieni di mistero e fascino, luoghi di perdizione, di eresie (si pensi anche a Menocchio), di peccato, di truffe: tutte situazioni che l’interprete racconta attraverso diversi personaggi. Il mulino è ‘parlato’ da mugnaie e nobildonne, mogli, figlie e donne d’oggi che ruotano attorno al mugnaio/ musicista, in un chiacchiericcio della quotidianità che appare il retrobottega della Grande Storia. Sullo sfondo il suggerimento che i conflitti contemporanei sull’energia sono nodi creati nel Medioevo dal girare delle pale con la forza dell’acqua. Accompagna e dialoga con i personaggi il musicista /mugnaio interpretato dal fisarmonicista Nicola Milan, che tesserà col suo strumento la colonna sonora dello spettacolo.
Il testo ha vinto il premio internazionale di drammaturgia “La scrittura della differenza” Capri 2008 perché “attraverso vari registri linguistici il mulino diventa metafora di uno sviluppo economico controverso, restituendoci una riflessione molto attuale sulle trasformazioni delle tecniche e il loro impatto sull’ambiente e sulle condizioni di vita delle persone”. Uno spettacolo, dunque, che parte dalla storia e dalle tradizioni per fare una riflessione molto attuale sul presente. Acqua ed energia sono infatti i nodi cruciali attorno ai quali si sviluppano i processi economici, geopolitici e ambientali odierni.
Chi vuole può seguire tutto il programma o anche assistere solo allo spettacolo . Informazioni e prenotazioni : info@compagnidiartiemestieri.it, tel 043440115.