Spiagge, tra educazione, regole e divertimento
Estate, mare, sole e relax. Ma in spiaggia possiamo fare veramente qualsiasi cosa? Certamente la regola non scritta che però riguarda tutti i fruitori è l’educazione. Evitiamo schiamazzi ma evitiamo anche di sollevare sabbia o di schizzare acqua su altri frequentatori. Ci rechiamo al mare per trascorrere una bella giornata o una bella vacanza, quindi cerchiamo anche di non rovinarla ad altri che la frequentano per lo stesso identico motivo.
Poi ci sono delle regole scritte, previste in leggi o regolamenti, che sono a presidio anche dell’incolumità e della sicurezza e che dobbiamo avere sempre ben presenti. Alcune sono intuitive, ma altre potremmo non rispettarle se non le conosciamo. Vediamo quali sono:
- è vietato fare i falò in spiaggia anche se la sera c’è sempre qualcuno che ne sarebbe tentato o per trascorrere un momento romantico o per goliardia. Attenzione però che potrebbe costarvi caro, ma soprattutto potrebbe causare incendi e quindi danni sia alla spiaggia che alle persone che la frequentano. Possono venir rilasciate specifiche autorizzazioni riferite a particolari eventi, ma questa è un’altra storia…;
- sono vietati massaggi estetici o terapeutici. Condizioni igienico sanitarie non adeguate al tipo di trattamento e il più delle volte persone non abilitate possono, anziché dare giovamento, compromettere la salute della persona. Si tratta comunque di trattamenti medici e quindi è necessario che siano eseguiti da personale esperto e abilitato in luoghi adeguati a ciò;
- è vietato a fine giornata lasciare l’ombrellone come anche altri oggetti in spiaggia così da ritrovarli già sul posto il giorno successivo. In tal modo infatti verrebbero bloccati dei posti potenzialmente fruibili da altre persone nonché verrebbe occupato arbitrariamente uno spazio demaniale in violazione dell’art. 1161 del Codice della Navigazione.
- non si può piantare la tenda e fare campeggio libero senza autorizzazione;
- non si può usare il sapone nelle docce degli stabilimenti;
- è fatto divieto di lasciare buche nell’arenile. Giochiamo pure a scavare ma ricordiamoci di segnalare la presenza della buca e comunque di ritombarla quando ci allontaniamo. Potrebbe finirci dentro una persona o un bambino riportando conseguenze anche gravi;
- è vietato raccogliere conchiglie, prelevare la sabbia o i sassi: questi, infatti, fanno parte dell’ecosistema ed è severamente proibito alterarlo per portare a casa ad esempio un souvenir. Il Codice della Navigazione infatti prevede sanzioni fino a 9.296 euro per chiunque estragga “arena (sabbia), alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale, ovvero delle zone portuali della navigazione interna”. Nel dubbio facciamo una foto e lasciamo quello che troviamo sulla spiaggia o in mare;
- non è concesso acquistare gadget dai venditori ambulanti non autorizzati;
- è vietato fumare in presenza di donne in gravidanza o di bambini minori di 12 anni. I mozziconi di sigaretta devono essere gettati negli appositi raccoglitori. In alcune spiagge può vigere il divieto assoluto di fumare;
- è vietato pescare nelle ore in cui le spiagge sono piene di bagnanti, mentre è consentito farlo la mattina presto o la sera quando i lidi sono vuoti;
- in alcune spiagge non è permesso nemmeno giocare a pallone o altro. E’ comunque vietato giocare a calcio, a bocce o ad altro tra gli ombrelloni. Oltre a poter creare pericolo questa pratica anche disturba gli altri utenti;
- è vietato accedere alla spiaggia con il nostro amico a quattro zampe, a meno che non si tratti di un cane per ipovedenti. Spiagge per gli animali domestici sono sempre più frequenti e ben attrezzate;
- è sempre possibile accedere alla battigia che resta area demaniale anche in caso di spiagge in concessione. La battigia è “quella parte di spiaggia contro cui le onde si infrangono al suolo, che si estende per circa cinque metri dal limitare del mare”. Questo vale sempre, ad eccezione delle spiagge di ampiezza inferiore a 20 metri per le quali l’estensione della battigia può essere ridotta fino a tre metri. Tale area non può essere occupata da nessuno con materiale ingombrante salvo specifiche autorizzazioni che però non possono essere rilasciate nel caso in cui quanto ivi dovrebbe stazionare è atto ad ostacolare il libero passaggio di pedoni o di automezzi di soccorso.
Gli stabilimenti devono essere intervallati da spiagge libere, senza che queste vengano relegate a zone meno suggestive o ad aree periferiche del litorale. Deve esserci un’adeguata proporzione tra le spiagge in concessione e gli arenili direttamente fruibili. Anche sulle spiagge libere deve essere presente il servizio di salvamento e la segnalazione di pericolo. Non potrà essere richiesto il pagamento di nessun “pedaggio” per chi vuole accedere al solo bagnasciuga nelle spiagge in concessione.
Premesso questo, buon mare e divertimento a tutti!
La Presidente Barbara Puschiasis
Rubrica a cura di Consumatori Attivi – 0432.1721212 – 347.3092244 – www.consumatoriattivi.it – info@consumatoriattivi.it
da IL PAîS gente della nostra terra Agosto 2019 edizione cartacea