“Tirime su – Coppa Vetturino”. Primi appuntamenti per assaggiare la versione originaria del dolce più famoso al mondo
Al via un progetto di valorizzazione di questo prodotto tipico realizzato da Consorzio Culturale del Monfalconese, Ecomuseo Territori Genti e Memorie tra Carso e Isonzo, PromoTurismoFvg, Camera di Commercio Venezia Giulia e Aries
Non molti sanno che la versione originaria del “tiramisù” – il dolce più famoso al mondo -, sia stata creata dallo chef stellato Mario Cosolo per i suoi clienti del ristorante di famiglia “Al Vetturino” che all’epoca – siamo alla fine degli anni 30 – si trovava a Pieris, in provincia di Gorizia. Il nome di questo dolce al cucchiaio servito in coppa – che successivamente ha finito per conquistare letteralmente il pianeta intero – è infatti “Tirime su – Coppa Vetturino”. Non lo avete mai assaggiato? Bene, allora non potete perdere i primi appuntamenti del progetto che il Consorzio Culturale del Monfalconese, l’Ecomuseo Territori Genti e Memorie tra Carso e Isonzo, PromoTurismoFvg, la Camera di Commercio Venezia Giulia e Aries stanno realizzando per valorizzare e far conoscere la versione originaria di questo dolce.
Si parte domani, mercoledì 28 agosto, alle ore 18.30 con la prima degustazione al ristorante “Al Ponte” di Gradisca d’Isonzo (viale Trieste, 124). La preparazione e il racconto della storia del “Tirime su – Coppa Vetturino” saranno curate da Flavia Cosolo, la figlia dello chef Mario Cosolo, che da anni si dedica alla promozione di questa ricetta tanto squisita quanto unica.
Il progetto prevede però altre degustazioni: sabato 31 agosto a Staranzano nell’ambito della storica festa popolare “Sagra de le raze”; giovedì 5 settembre alla “Locanda Devetak” a San Michele del Carso; domenica 8 settembre doppio appuntamento, alla mattina alla Casa delle Associazioni a Pieris e al pomeriggio alla “Festa in Piazza e del Baccalà” di Turriaco; giovedì 12 settembre all’osteria “Brocante” a Monfalcone. Seguiranno nuove presentazioni che saranno ospitate dalla trattoria “Da Nando” di Mortegliano e dalla trattoria “Barbablù” di Ronchi dei Legionari.