Dall’11 al 14 settembre la Summer school su Pasolini: campus per 25 ricercatori Italiani e stranieri a Casarsa
Avvio mercoledì 11 settembre alle 14.30 nel Centro Studi Pasolini di Casarsa per la seconda edizione della “Scuola estiva” dedicata allo scrittore, poeta e cineasta la cui opera è continuamente oggetto di nuovi studi e ricerche in Italia e all’estero. Prova ne sia l’esaurimento rapido dei 25 posti disponibili nel campus per giovani studiosi, accademici e ricercatori, che anche quest’anno provengono da molte delle Università italiane e da diversi atenei stranieri. Il dettaglio di queste presenze e il programma degli incontri, in agenda fino al 14 settembre, sarà illustrato nell’incontro inaugurale dai due curatori dell’iniziativa, Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca) e Paolo Desogus (Sorbonne Université Parigi), che saranno affiancati dal Presidente del Centro Piero Colussi, dal Sindaco di Casarsa Lavinia Clarotto e dall’Assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, in rappresentanza dei maggiori enti sostenitori, ai quali si aggiunge la Fondazione Friuli, accanto alle partnership culturali con l’Équipe littérature et culture italiennes dell’Università Sorbonne di Parigi, con l’Università degli Studi di Trieste e con la Società per lo studio della modernità letteraria (MOD).
Il tema della Scuola estiva è dedicato quest’anno alla Poesia di Pasolini, indagata nei suoi “temi, forme e lingua” attraverso le lezioni di un panel internazionale di esperti dell’opera pasoliniana che già nello stesso pomeriggio di mercoledì cominceranno ad entrare nel vivo del programma, con la lezione introduttiva “Dentro e fuori i confini della poesia: voce e soggetto in Pasolini” tenuta da Marco Antonio Bazzocchi, docente dell’Università di Bologna, cui farà seguito Caterina Verbaro dell’Università Lumsa Roma con il suo intervento dal titolo “Il mondo davanti agli occhi”. Soggettività e rispecchiamento nelle Ceneri di Gramsci”. “Abbiamo a lungo pensato al tema di questa seconda edizione – spiegano i curatori Gasparotto e Desogus. “Essendo la nostra un’offerta formativa, certamente di alto profilo scientifico, ma anche di carattere didattico, la focalizzazione su un genere ci consente di trattare nel dettaglio alcuni testi, senza trascurare tuttavia il metodo di lavoro pasoliniano e la commistione che caratterizza l’intera sua opera. Saranno infatti presenti, oltre alle lezioni dedicate alle singole opere poetiche (dalle Poesia a Casarsa, alle Ceneri di Gramsci, a Poesia in forma di rosa), alcune lezioni sugli inserti poetici nell’opera teatrale e cinematografica”.
Internazionale e prestigioso il panel dei docenti che si susseguiranno fino a sabato, in arrivo da vari atenei italiani, oltre che dalle Università di Parigi-Sorbonne e di Ginevra. Oltre alle lezioni frontali, la scuola prevede anche alcuni incontri con autori e critici (quali Franco Zabagli, dal Gabinetto Vieusseux di Firenze, giovedì alle 21, per la presentazione della nuova edizione di “Poesie a Casarsa”, il primo libro di Pasolini, aperto al pubblico e, sempre aperta a tutti, venerdì alle 18 la presentazione della rivista «Il parlar franco» dedicato a Il félibrige friulano
di Pier Paolo Pasolini con il curatore Gualtiero De Santi e l’autore Rienzo Pellegrini), oltre che esperti nei vari aspetti della produzione artistica di Pasolini.
Agli studenti che stanno già lavorando sull’opera pasoliniana sarà inoltre dedicato un laboratorio in cui poter presentare e discutere i propri lavori alla presenza di studiosi affermati quali Marco Bazzocchi (Università di Bologna), Davide Luglio (dalla Sorbonne di Parigi), Silvia De Laude (Université de Genève), Gianluca Picconi (Università di Genova), Caterina Verbaro (Università Lumsa Roma), Maria Rizzarelli (Università di Catania).