Progetto FVG: crisi Ribolla Gialla, ci sia un impegno della Giunta
Quotazioni di mercato in caduta libera per la Ribolla Gialla. Ora spetta alla Regione intervenire per sostenere i produttori, in particolare quelli della pianura friulana e per tutelare l’unico vitigno autoctono della nostra Regione. E’ il gruppo consiliare di Progetto FVG per una Regione Speciale/Ar a sostenerlo in una nota con la quale i consiglieri Mauro Di Bert, Edy Morandini, Emanuele Zanon e Giuseppe Sibau anticipano anche la presentazione (a inizio della prossima settimana) di un’interrogazione nella quale chiederanno un preciso impegno alla Giunta regionale. “Notizie di stampa, ma anche un recente intervento del presidente di Confagri, confermerebbero un crollo del prezzo dell’uva di Ribolla Gialla pagata ormai anche 10 centesimi al chilo. Una situazione di mercato fortemente negativa che registra perfino casi di mancato ritiro della produzione perché al momento non c’è un canale per la spumantizzazione aperto – affermano preoccupati i consiglieri regionali di Progetto FVG – calcoli alla mano per un produttore di uva gestire in pianura un ettaro di vigneto costa all’anno circa 6.000 euro, oggi il ricavo da un ettaro di Ribolla è di appena 2.000 mila euro. Ciò significa una perdita secca di 4.000 euro per ettaro. Una situazione insostenibile che deve preoccupare i nostri amministratori regionali. “Su questo fronte il Governatore, Massimiliano Fedriga si è già mosso, promuovendo recentemente un incontro con il Ministro dell’Agricoltura della Slovenia, Aleksandra Pivec con l’obiettivo di trovare assieme una modalità di tutela e di valorizzazione delle coltivazioni vitivinicole di Ribolla Gialla, pensando anche a una candidatura transnazionale a patrimonio mondiale dell’umanità del Collio-Brda – evidenziano i consiglieri Di Bert, Morandini, Zanon e Sibau. “Il nostro gruppo vorrebbe ascoltare dalle parole del Governatore il resoconto di quell’incontro concluso, ci risulta, con la decisione di avviare un tavolo tecnico transfrontaliero, al quale prenderanno parte, oltre all’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia e al Governo della Slovenia, i rappresentanti dei produttori dei due territori confinanti”.