Recuperati i due escursionisti al Passo Pura. Trovato senza vita l’anziano disperso nei dintorni di Illegio
Ampezzo (UD)
Sono stati recuperati al calar della notte i due escursionisti che avevano chiesto l’intervento del Soccorso Alpino al rientro da una gita sopra Passo del Pura. I due sessantenni, un uomo e una donna di Monfalcone, erano finiti in una zona di schianti di alberi della tempesta Vaia dopo aver raggiunto la cima del Monte Colmaier. I soccorritori, quattro tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, sono stati portati due alla volta in quota con l’elicottero della Protezione Civile. L’individuazione della posizione dei due escursionisti è avvenuta proprio dall’alto dell’elicottero, con il rilevamento dei dati sulla verticale della loro posizione GPS che è poi stata utilizzata per raggiungerli con precisione a piedi una volta sbarcati nella prima radura. Con quarantacinque minuti di cammino la coppia, che si trovava a 1200 metri di altitudine, è stata raggiunta e poi condotta a piedi nei pressi di Passo del Pura dove ad attenderli c’era il furgone del Soccorso Alpino che li ha condotti alla loro automobile. Hanno partecipato all’operazione quattro tecnici del Soccorso ALpino di Forni di Sopra.
(disponibile domani mattina un video della zona con gli schianti – inviare messaggio di richiesta al numero 334 66 70 613)
Tolmezzo (UD)
Non c’è stato nulla da fare invece per Rizieri Iob, il 78enne di Illegio che era atteso a pranzo in uno stavolo di amici poco sopra Illegio. L’uomo era partito al mattino da casa, ma non era arrivato né dagli amici né rientrato alla sua abitazione. Sulle sue tracce si sono messi dei compaesani, che hanno poi fornito ai soccorritori – il Soccorso Alpino della stazione di Forni Avoltri, la Guardia di Finanza di Tolmezzo e Vigili del Fuoco di Tolmezzo – delle indicazioni sulla zona da setacciare. L’uomo è stato presto ritrovato sul fondo di un torrente secco, il Sopadices, privo di vita. La zona era talmente impervia che si è dovuto attendere l’arrivo dell’elicottero per il suo recupero e per la constatazione di morte, per non mettere a rischio altre persone nell’operazione. In un primo tempo era stato allertato il velivolo dei Vigili del Fuoco ma poi, liberatosi l’apparecchio della Protezione Civile dall’intervento sopra citato, il recupero è stato effettuato con il gancio baricentrico dello stesso per una lunghezza di una settantina di metri per condurlo in una zona più sicura per espletare le formalità del caso. L’uomo era andato a funghi ed è forse stato proprio il tentavo di prendere un fungo, una mazza di tamburo trovata nei pressi del corpo, a farlo precipitare.