Salute: Riccardi, punto nascita San Vito al Tagliamento non si tocca
“Il punto nascita di San Vito al Tagliamento non si tocca. La mia presenza nella struttura ospedaliera locale vuole testimoniare il fatto che la Regione non ha alcuna intenzione di ridurne l’attività ma, anzi, è qua per prendere atto dell’ottimo lavoro svolto”. Lo ha assicurato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell’odierna visita al punto nascita dell’ospedale di San Vito al Tagliamento (Pordenone). Accompagnato dal commissario straordinario dell’Aas 5, Eugenio Possamai, e dai primari dei reparti di ostetricia e ginecologia, Roberta Pinzana, e di pediatria Franco Colonna, l’esponente dell’Esecutivo regionale ha compiuto un sopralluogo al reparto, per vedere di persona la struttura e raccogliere i punti di vista degli operatori che operano al loro interno. “Ho potuto constatare – ha detto Riccardi al termine dell’incontro – l’importante attività che si sta facendo all’interno di questo ospedale. Oggi la mia presenza al punto nascita vuole fugare tutte le perplessità e le preoccupazioni emerse nei giorni scorsi, indiscrezioni che addirittura hanno costretto i professionisti ad assumere posizioni nette per smentire le voci di una possibile chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento. C’è chi usa questi argomenti per fare campagna elettorale, ma sono polemiche inutili perché basate sul nulla”. Durante il confronto con i primari, Riccardi ha potuto affrontare anche alcune criticità evidenziate dagli operatori del settore. “Tra i temi presi in esame – ha detto il vicegovernatore – c’è stato quello riguardante l’inappropriato utilizzo del Pronto soccorso ma anche delle degenze dei piccoli pazienti nel reparto dell’ospedale di San Vito. In base al panorama che ci è stato prospettato, cercheremo di capire adesso quali siano gli investimenti necessari per completare un’attività che sta dando grandi risultati”. “Questo punto nascita – ha proseguito Riccardi – ha un’attrazione vicina al 40 per cento ma, al pari degli altri presenti in regione, soffre anch’esso della riduzione delle nascite pari al 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018. Nonostante ciò, il punto nascita di questo ospedale non è in discussione”. “Ho trovato – ha concluso il vicegovernatore – un ambiente sereno, composto da professionisti qualificati i quali rappresentano una garanzia per i cittadini che intendono avvalersi di strutture di qualità come quelle qui presenti”.