Il baskin scalda i motori per il suo primo campionato regionale
Il baskin – una nuova disciplina sportiva che coniuga “basket” e “inclusione”, si ispira alla pallacanestro, ma con regole e peculiarità particolari e innovative, ed è pensata per permettere a normodotati e disabili (fisici e/o mentali) di giocare nella stessa squadra (composta sia da maschi che da femmine) – sta prendendo sempre più piede in Italia e all’estero. Prova ne è che, attualmente, raggruppa un centinaio di associazioni sportive che lo praticano in ben 10 regioni italiane e in altri 5 Paesi europei.
Grazie anche all’associazione sportiva Zio Pino Baskin Udine, il baskin si sta ora diffondendo in Fvg con la formazione di nuovi tecnici e squadre. L’obiettivo quello è di organizzare un primo campionato regionale, forse già dal gennaio del 2020 (con 4 squadre partecipanti). E al baskin e alla validità delle sue finalità tese a valorizzare il gioco di squadra in cui coesistono e collaborano soggetti diversi, ognuno con le proprie caratteristiche e abilità, si è avvicinata pure CrediFriuli che ha deciso di sponsorizzare proprio l’attività della Zio Pino Baskin Udine Asd. È di questi giorni, infatti, l’avvio della partnership tra la squadra udinese, presieduta da Alberto Andriola (che è anche responsabile della Sezione territoriale baskin del Fvg), e il presidente di CrediFriuli, Luciano Sartoretti.
«Il gioco di squadra è fondamentale per raggiungere sempre buoni risultati, in qualsiasi disciplina e lavoro ci si impegni – sottolinea Sartoretti -. Ciò vale per una banca come la nostra, dagli ottimi numeri e per uno sport inclusivo come il baskin. Anche per tale spirito così appassionante che caratterizza questo sport, abbiamo deciso di essere vicini alla Zio Pino Baskin Udine, sostenendone l’attività diretta e la diffusione di questa nuova disciplina sportiva anche attraverso gli incontri culturali e formativi de “I lunedì del baskin” che hanno preso avvio nell’ottobre scorso».
«La disabilità nella società di oggi – aggiunge Andriola – non è vista come un valore in cui potersi riconoscere, ma come un difetto da mascherare, da capire, da accettare, da accogliere, ma che sempre difetto resta. Con il baskin si vuole promuovere un processo di conoscenza della diversità che è fondamentale in una società civile e contribuire all’offerta di attività̀ inclusive nella nostra regione affinché venga valorizzata qualsiasi caratteristica di un soggetto – o meglio, in questo caso, di un giocatore – sia esso diversamente abile o normodotato. Il nostro scopo comune è quello di potenziare e sviluppare gli interventi di aiuto e supporto di persone con disabilità attraverso lo sport. Praticare sport, soprattutto per i disabili, è fondamentale in quanto permette loro di far vedere a sé stessi e al mondo, tutto il potenziale di cui dispongono acquistando, inoltre, maggiore sicurezza e fiducia nelle loro capacità».