Inaugurazione mostra fotografica “Tra vecchio e nuovo. Il Friuli si racconta”
Coerentemente con l’ambizioso progetto iniziato nel 2017 con la mostra Album di Famiglia. Fotografia in Friuli 1850-1950 e Fotografia in Friuli 1950-1980. Famiglia e Società nel 2018, quest’anno l’IRPAC vuole concludere il triennio espositivo con la mostra “Tra vecchio e nuovo – Fotografia in Friuli” che si inaugurerà nella chiesa di San Francesco a Udine a sabato 16 novembre alle ore 11.30. La mostra che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio fotografico regionale è stata realizzata con la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei Civici Musei di Udine e grazie al patrocinio dell’Università di Udine.
L’IRPAC, Istituto Regionale di Promozione e Animazione Culturale, alla sua ventesima edizione nasce da un progetto di un gruppo di storici, ricercatori e specialisti impegnati nella diffusione della cultura nella Regione Friuli Venezia Giulia. L’Istituto fino ad ora ha prodotto diciotto mostre dedicate alla fotografia storica e contemporanea allestite a Udine, Pordenone, Trieste, Gorizia, Cividale del Friuli e altri Comuni della Regione e oltre 5000 sono le immagini pubblicate nei vari cataloghi scientifici.
L’IRPAC ambisce a valorizzare la memoria storica-fotografica del passato per favorirne un apprezzamento e una preservazione presente e futura. L’obiettivo primario è la diffusione (mediante l’allestimento di mostre) del patrimonio fotografico regionale custodito in archivi pubblici e privati. La mostra Tra vecchio e nuovo. Il Friuli si racconta infatti prevede il coinvolgimento di archivi pubblici e privati tassello fondamentale per la memoria storica regionale.
L’esposizione insieme alle due precedenti permette di ricostruire la storia del Friuli dal 1850 ai giorni nostri, un’emozionante narrazione con immagini di fotografi eccellenti come Malignani, Pignat e Brisighelli, che hanno dato un valore storico e sociale a questo progetto.
“La fotografia documentarista – scrive Alvise Rampini, curatore della mostra – soprattutto storica presentata in questo progetto, cerca di cogliere quei mutamenti tra ‘ieri e oggi’, portando a delineare i molteplici aspetti di un processo inarrestabile, storico e reale”.
Dalla nascita nel 1839 ad oggi, la fotografia ha avuto un’evoluzione tecnica radicale, dalle foto su pellicola prettamente analogica alle attuali digitali il progresso tecnologico non si è mai fermato portandola ad una forte massificazione.
Se da un lato la mostra presterà molta attenzione nei confronti dei fotografi che hanno operato a cavallo del secolo scorso, ci sarà un piacevole confronto con fotografie contemporanee realizzate nelle stesse prospettive da un gruppo di fotografi coordinati da Luca Simon Mattioli.
Da questo insieme di immagini, vecchie e nuove messe a confronto, ogni visitatore può riconoscere frammenti di storia, luoghi, scorci e contesti, capaci di suscitare forte entusiasmo. Questa comparazione garantirà la valorizzazione dei cambiamenti urbanistici, architettonici e sociali; un dialogo tra passato e presente, tra “vecchio e nuovo”.
La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2020 con i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00. Ingresso gratuito.