Università: 26 mln euro per didattica, personale ed edilizia
“Per il sistema universitario regionale abbiamo investito un budget complessivo che accarezza la soglia dei 26 milioni di euro, con 16 milioni investiti nella parte corrente (docenti, assegnisti di ricerca, fiere di orientamento, eventi) e 10 milioni per la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture di ricerca, con 5 milioni dedicati alla sola edilizia universitaria”. Lo annuncia l’assessore a Università e Ricerca del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, evidenziando che “si tratta di un programma triennale integrato condiviso tra Regione e sistema universitario del territorio. Dopo lunghi anni di paralisi, sblocchiamo fondi strategici e fondamentali che vengono impiegati per dare risposta a esigenze plurime e complementari. Questi sono i fatti ed è bene essere consapevoli della realtà”. “Il sistema universitario regionale – aggiunge Rosolen – è da anni sottofinanziato dallo Stato rispetto a quanto vale per prestigio, risultati e ruolo in ambito nazionale e internazionale. Il fenomeno non è circoscritto all’ateneo di Udine ma investe anche la Sissa che, indiscutibilmente, è un’eccellenza assoluta. Siamo perfettamente a conoscenza della sperequazione che penalizza l’Università di Udine, ora chi governa a Roma ha la grande occasione di attivarsi su un problema che, obiettivamente, si trascina da anni”. “Rispetto a quanto affermato relativamente al taglio di 200mila euro – precisa l’assessore – siamo molto sereni e, soprattutto, maneggiamo la materia con una certa consapevolezza. Abbiamo investito circa 8,5 milioni di euro per lavori di prevenzione antisismica alla Casa degli Studenti di viale Ungheria a Udine (Ardiss). A questi, si sommano i contributi all’Ardiss per la scuola superiore del capoluogo friulano e per il progetto triennale ad hoc volto a sostenere il programma denominato “I Lincei per una nuova didattica nella scuola”. Per i lavori alla sede udinese abbiamo dato la massima priorità rispetto a ogni altro intervento”. “Evitiamo derby territoriali al ribasso – esorta Rosolen – e puntiamo a creare le condizioni affinché il nostro sistema universitario possa esprimere un livello di professionalità e specializzazione sempre più rimarchevole, gettando le basi per avere giovani in grado di affacciarsi sul mercato del lavoro in modo proattivo e divenire risorse ricercate e preziose per il nostro tessuto produttivo ed economico”.