Piero Petrucco vice presidente della Federazione Europea dell’industria delle costruzioni
È il primo imprenditore edile friulano a ricoprire un incarico di questo livello
A lui due deleghe chiave nell’era del Green new deal: competitività e sostenibilità
Piero Petrucco è stato designato vice presidente di FIEC, la Federazione europea dell’industria delle costruzioni. E’ la prima volta che un rappresentante friulano raggiunge una simile posizione negli organismi associativi di categoria. Creata nel 1905, FIEC rappresenta – attraverso le sue 31 Federazioni nazionali di 27 Paesi – imprese edili di tutte le dimensioni, dalle Pmi ai player globali.
L’ingegner Petrucco, vice presidente e amministratore delegato della I.CO.P. Spa di Basiliano, già presidente della Consulta nazionale delle specializzazioni e vice presidente di Ance nazionale, approda ora nell’organismo europeo di rappresentanza di categoria.
A lui due deleghe di grande rilievo, quelle alla competitività e alla sostenibilità, anche alla luce del programma europeo del Green New Deal annunciato dalla neo insediata presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. E proprio di questo si è discusso il 30 novembre a Parigi nel corso di una conferenza dal titolo “The new EU Green Deal – Opportunities and challenges for the construction sector”, che ha segnato il debutto ufficiale di Petrucco – relatore al panel di discussione – nel nuovo incarico di rappresentanza della categoria a livello continentale.
“Sono doppiamente soddisfatto – commenta Piero Petrucco, di rientro dalla capitale francese – perché questa nomina, che segue all’incarico di rappresentanza già assunto a livello nazionale, rappresenta un riconoscimento importante a quella parte del nostro mondo associativo molto specializzata, che si distingue per gli investimenti in tecnologie, risorse umane e organizzazione. Caratteristiche imprescindibili per essere competitivi oggi, soprattutto sui mercati esteri”.
“In secondo luogo – prosegue Petrucco -, al di là della mia persona, mi piace pensare che questo sia anche un riconoscimento significativo al nostro territorio e alla sua capacità di esprimere imprese industrialmente strutturate e innovative. Di grande interesse, infine, è la delega alla sostenibilità, un impegno cruciale e una grande sfida, che possiamo vincere se promuoviamo un cambiamento culturale di cittadini e imprese e se sapremo sfruttare le opportunità che l’innovazione tecnologica, anche nel settore delle costruzioni, è in grado di offrirci”.
“Noi imprenditori dell’edilizia e della lunga filiera delle costruzioni che coinvolge numerosi altri settori produttivi, della manifattura, dei servizi e delle professioni – conclude – possiamo e dobbiamo essere gli attori del cambiamento e di una vera svolta verso il futuro. Per farlo serve prima di tutto un impianto normativo a sua volta sostenibile, che faccia da cornice a un settore necessariamente rinnovato dal punto di vista delle competenze delle risorse umane e delle tecnologie applicate”.