Friuli Venezia Giulia in luce al premio letterario nazionale, per le opere in dialetto o lingua minoritaria
Pubblicato il 14 Dicembre 2019
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Friuli Venezia Giulia in luce al premio letterario nazionale, per le opere in dialetto o lingua minoritaria, “Salva la tua lingua locale” promosso dall’Unpli – Unione nazionale Pro Loco d’italia e Legautonomie in collaborazione con Scuola Strumento di Pace e Centro internazionale Eugenio Montale. Infatti il friulano Franco Giordani ha vinto il secondo premio assoluto della sezione Musica, mettendo in note la poesia “Picial cjant” del compianto poeta di Andreis Federico Tavan, scomparso nel 2013. Giordani ha ricevuto il premio dalle mani del presidente nazionale delle Pro Loco Antonino La Spina.
“Questo premio – ha dichiarato La Spina – rappresenta l’identità culturale ed un legame inscindibile con i territori. Stiamo percependo la continua crescita, anche nella qualità, di questa iniziativa che è sempre più ambita”.
“Complimenti a Giordani – ha aggiunto Valter Pezzarini, presidente del Comitato regionale delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia – e a tutto gli altri finalisti del concorso provenienti dal nostro territorio: siamo una regione dalla grande ricchezza culturale e linguistica, come questi riconoscimenti nazionali prestigiosi attestano. le Pro Loco sono sempre in prima linea per perservare questo patrimonio linguistico”.
Infatti oltre a Giordani, nella sezione Poesia edita hanno raggiunto la finale la poetessa Anellina Colussi con i versi de “Il glimus da la nustra vita” in friulano casarsese e il poeta cordenonese Aldo Polesel con “Un puòc e un po’”. Nella prosa edita finale per la triestina Edda Vigiz e il volume “Tergeste”. Infine menzioni per due Pro Loco distintesti nella diffusione del premio: Casarsa della Delizia e Claut-Valcellina.
La cerimonia di premiazione della settima edizione del concorso si è tenuta nella sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma. Complessivamente sono 500 le opere presentate, 250 i partecipanti e 55 i finalisti selezionati.