Salute: Riccardi, patto Regione-Prefettura Pn nel contrasto alla droga
“Nel pordenonese il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti negli ultimi anni si è intensificato e oggi riguarda anche ragazzi di 13 anni. Regione, Prefettura e Azienda sanitaria hanno quindi unito le forze per dare risposte concrete attraverso una importante collaborazione inter istituzionale, che consente di accelerare i procedimenti amministrativi avviati nei confronti dei detentori o assuntori di sostanze illecite e di garantire a loro e alle famiglie maggiore assistenza nell’inserimento all’interno dei percorsi di prevenzione e cura”. È questo il concetto espresso dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a margine della firma del Protocollo d’intesa tra la Regione, la Prefettura di Pordenone e l’Azienda per l’assistenza sanitaria 5 ‘Friuli Occidentale’, volto al potenziamento della funzionalità del Nucleo operativo tossicodipendenze (Not) e del Servizio Tossicodipendenze, che ora opereranno in maniera coordinata. Come è stato evidenziato dal Prefetto di Pordenone, Maria Rosaria Maiorino, l’intesa nasce dalla necessità di monitorare e prevenire l’uso di droghe, che risulta in forte aumento nel pordenonese soprattutto tra i giovani e i giovanissimi. Grazie a quest’accordo, che è già operativo, durante i colloqui previsti in prefettura per gli assuntori di sostanze stupefacenti gli assistenti sociali del Not saranno affiancati da operatori specializzati del Dipartimento delle dipendenze, di modo da informarli sui rischi derivanti dalla droga e da rendere più celere il loro inserimento in percorsi di cura e recupero. Il vicegovernatore ha spiegato di aver già affrontato questo tema con il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, e ha confermato che “l’uso di stupefacenti è un fenomeno preoccupante, soprattutto in quest’area, che va affrontato sia attraverso la giusta applicazione delle regole del nostro Stato, sia attraverso la prevenzione e la promozione della salute. Ne contesto di un tessuto sociale cambiato molto velocemente e in continua evoluzione è quindi molto importante coinvolgere le famiglie, affinché non si sentano sole nell’affrontare questi problemi, ma abbiano invece il pieno supporto delle istituzioni, tra cui la scuola, per superare situazioni di difficoltà delle quali, a volte, sono all’oscuro”. Riccardi ha rimarcato che “attraverso la riforma sanitaria recentemente approvata la Regione ha compiuto la scelta forte e coraggiosa di unire in unico dipartimento le attività legate alla salute mentale e quelle delle dipendenze: è un ulteriore passo avanti lungo un percorso destinato a far capire che non ci possono essere confini netti tra le diverse specialità e che i cittadini necessitano di risposte basate soprattutto sull’integrazione sociosanitaria”. Il vicegovernatore ha inoltre confermato la possibilità di replicare questo protocollo anche in altre zone del Friuli Venezia Giulia e ha ribadito che “la salute un principio molto più ampio della sanità, perché non coinvolge solo gli ospedali o i posti letto. Una delle principali sfide del nostro tempo è proprio quella di affrontare le situazioni prima che sia necessario ricorrere alle strutture ospedaliere e, quando questo si rivela necessario, assicurare ai pazienti un percorso post dimissioni chiaro e assistito”.