A Lignano il presepe nasce dalla sabbia
Uno dei Presepi più caratteristici di tutta la regione è sicuramente quello di Lignano Sabbiadoro. Il maestoso Presepe di sabbia, internamente costruito utilizzando la sabbia dorata dell’arenile, la stessa in cui durante l’estate sono piantati gli ombrelloni, è un’autentica opera d’arte, frutto del lavoro di abili maestri, in grado di stupire ed emozionare tutti i visitatori. Attrazione centrale del calendario di appuntamenti natalizi del centro balneare friulano, è organizzato dall’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur, con il sostegno della Città di Lignano.
“Questo Presepe è nato sedici anni fa dalla volontà dei lignanesi di restituire vita e frequentazione anche al centro di Sabbiadoro, durante la stagione invernale” – ci racconta Mario Montrone, il presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento – “Lignano anche d’inverno è una città bellissima e questa opera artistica vuole metterla in risalto. L’intera comunità oggi si ritrova in questo simbolo del Natale”.
Partiti sedici anni fa con due presepi piccolissimi di un paio di metri quadri di larghezza, il Presepe negli anni ha raggiunto dimensioni mastodontiche: “Per realizzare quest’opera vengono impiegati oltre centocinquanta metri cubi di sabbia modellati su una superficie coperta di quattrocento metri quadri, di cui duecento di scultura”.
Dopo anni di Presepe tradizionale, nelle ultime quattro edizioni si è cercato di ideare qualcosa di veramente originale, un tema che di anno in anno possa spingere i visitatori anche ad una riflessione: “Siamo partiti con il Presepe dedicato all’anniversario del terremoto del Friuli, l’edizione 2017 è stata dedicata invece a centenario della Grande Guerra, mentre quella del 2018 ha avuto come tema il Cantico delle Creature di S. Francesco. Cerchiamo di realizzare un’opera che possa toccare le corde e le sensibilità profonde dei visitatori, di lanciare un messaggio”.
Il tema di quest’anno è, invece, quello della Genesi: “Il visitatore sarà condotto in un percorso mozzafiato che racconta le fasi della creazione del mondo e dell’umanità, fra decine di opere magnificamente scolpite nella sabbia La prima parte è dedicata alla Creazione della materia: partendo da una camera oscura-installazione virtuale allestita, il nulla assoluto del Caos primordiale sarà interrotto dalla comparsa dei protoni e dei fotoni. Da lì la creazione della luce e la separazione delle acque dalla terra: la scena dove avverrà la nascita al mondo delle creature viventi. Il passo successivo è la Creazione di Adamo, segue la Creazione degli animali, con la riproduzione dell’icona dell’artista russa contemporanea Lyuba Yatskiv. Dopo il mondo animale la Creazione del mondo vegetale e degli uccelli, con uno scenografico albero carico di volatili. La Creazione dell’umanità, con in primo piano, il gesto creatore di Dio raffigurato in una scultura a tutto tondo che dà tridimensionalità a un’icona di Lyuba Yatskiv. Il riposo di Dio, riferimento al settimo giorno della Genesi, vede scolpito su sabbia il quadro Notte stellata di Vincent Van Gogh. La scena successiva è quella che vede protagonisti Caino e Abele, in cui il fratricidio è condensato nella violenza di uno sguardo d’odio e in una gestualità accusatoria. Altra splendida rappresentazione presente nel Presepe è quella del Diluvio, con l’immagine di un mare in tempesta e, tra le onde, l’Arca di Noè. Maestosa è poi la riproduzione della Torre di Babele, che rappresenta la difficoltà comunicativa dell’uomo e il suo arrogante desiderio di raggiungere DioLa scultura in sabbia, nella citazione grafica di Pieter Bruegel, si fonde in un unicum a tutto tondo con l’abbraccio del padre al figliol prodigo di Rembrandt. Il visitatore raggiungerà così la grande scena della Natività con un’icona raffigurante Maria e Giuseppe come immagine della genitorialità umana di Gesù. In primo piano una mega-scultura a tutto tondo mostra mani accoglienti e protettive sulle quali è adagiato un gigantesco neonato”.
Per la prima volta ci si è affidati ad una direttrice artistica, Patrizia Comuzzi: “La realizzazione è stata curata dagli artisti dell’Accademia della Sabbia di Roma, capitanati da Antonio Molin e con la direzione artistica di Patrizia Comuzzi. Il lavoro di creazione ha richiesto diverse settimane per l’equipe composta anche da artisti internazionali, come la russa Irina Sokolova, l’olandese Charlotte Kostner e la turca Eda Kaytan”.
I quattro artisti sono stati impegnati per cinquanta giorni, a partire da inizio ottobre hanno lavoro incessantemente fino all’apertura: “I primi venti giorni sono stati utilizzati per realizzare le strutture basilari di sabbia. Trecentocinquanta metri cubi di sabbia, meccanicamente pressati e impastati solo con acqua pura, che hanno costituito la materia, meravigliosamente plastica e dorata delle scene e dei personaggi della Natività. Questo lavoro è fondamentale per far sì che le strutture restino in piedi. La seconda fase è quella artistica, dedicato alla scultura delle opere”.
Tutte le opere sono realizzate soltanto con acqua e sabbia e senza l’utilizzo di altri materiali:
“Il Presepe è creato senza l’ausilio di colle o altri additivi chimici, solo acqua, sabbia e l’abile lavoro degli scultori professionisti. Siamo gli unici in Italia a realizzarlo con questa tecnica, il Presepe nasce proprio dalla e sulla nostra spiaggia”.
Tantissimi ogni anno i visitatori, molti dei quali provenienti anche dalla Germania, dall’Austria, dalla Slovenia e dalla Croazia: “L’anno scorso abbiamo registrato oltre 70 mila presenze, numeri davvero importanti e che ci fanno felici. Chi viene a Lignano sa di poter trovare un presepe particolare. I riscontri sono sempre stati positivi”.
Quello di Lignano è un Presepe solidale, tutti i ricavi vengono infatti ogni anno donati in beneficienza: “Il conteggio complessivo di questi primi quindici anni del presepe di sabbia, sale a oltre 190.000 euro destinati interamente alle diverse finalità di solidarietà”.
IL PAîS Gente della nostra terra Novembre 2019 edizione cartacea (https://ita.calameo.com/read/004769722fa7fdc43150d)