Santa Maria la Longa sviluppo nel segno della continuità
Parte da basi solide il lavoro della giunta comunale guidata da Fabio Pettenà.
Continuare quel percorso di crescita avviato con l’Amministrazione precedente. Il nuovo sindaco di Santa Maria la Longa, però, guarda avanti, al futuro. Raccolto il testimone da Igor Treleani, costretto a lasciare dopo due mandati, Pettenà e i suoi uomini hanno avviato un importante progetto di sviluppo, sia dal punto di vista delle infrastrutture che da quello dei servizi. L’obiettivo è dichiarato: avere tra cinque anni un Comune più vicino ai propri cittadini, più attento a quelle sono le esigenze del territorio.
“Treleani ha ben amministrato il nostro Comune nelle passate due legislazioni, ciò sicuramente ha facilitato il nostro insediamento. Sarà un’amministrazione nel segno della continuità, questo è vero, ma arriviamo per portare anche nuove idee, per sviluppare ambiziosi progetti” – ci racconta il primo cittadino – “La continuità con la programmazione e le scelte strategiche già avviate si coniugano al meglio con l’esordio dei nuovi personali entusiasmi e con il rinnovato impegno di incidere nella realtà locale”.
Al di là di alcuni intoppi c’è soddisfazione per questi primi mesi di lavoro: “Non posso che essere soddisfatto di questo avvio. In questo primo periodo ci siamo impegnati su più fronti, in primis su alcuni lavori che dovevano essere rendicontati e terminati. L’urgenza impellente però è stata quella legata al personale. A livello di organico abbiamo riscontrato delle lacune che abbiamo cercato immediatamente di colmare. E’ necessario efficientare la macchina amministrativa così da migliorare l’operato dell’amministrazione e abbattere i tempi della burocrazia. Dal punto di vista amministrativo abbiamo da subito affrontato e discusso a livello di consiglio, il tema legato all’ospedale di Palmanova, affrontato e risolto il problema legato al trasporto degli alunni alla scuola secondaria di Palmanova, ripresa una mezza sezione alla scuola dell’infanzia inizialmente persa, dato riscontro e continuità a tutti i servizi scolastici, iniziato la progettazione per il centro di aggregazione”.
I soldi per investire, assicura il Sindaco, ci sono: “Bisogna essere bravi a sfruttare i canali contributivi. Quello che è importante è non avere finanziamenti vincolati solo su progetti specifici, la cosa migliore sarebbe lasciare la possibilità ai sindaci di decidere come investire. Più libertà di azione, è questo che chiedo, nessuno più di un amministratore locale può sapere cosa serve al proprio territorio. I comuni vanno in difficoltà per le spese ordinarie, quelle che rientrano nella parte corrente del bilancio, perché su queste non ricevono fondi e devono contare soltanto sugli introiti provenienti dalle tasse. Senza Imu sulla prima casa spesso i soldi scarseggiano”.
Soddisfazione anche per la nomina della nuova giunta, avvenuta in tempi brevi, e per come tutti i consiglieri, sia i nuovi arrivati che gli esperti, hanno da subito messo in moto l’attività, nei loro rispettivi campi, per iniziare a sviluppare l’ambizioso programma elettorale: “E’ importante che tutti i consiglieri siano attivi. Per questo motivo ho cercato di dare più deleghe possibili così da responsabilizzare l’attività di ciascun consigliere. Tutti devono avere uno scopo ben preciso all’interno dell’Amministrazione, solo così possiamo svolgere al meglio il nostro lavoro”.
Quella guidata da Pettenà, tra l’altro, è una giunta particolare, senza alcuna opposizione. Non essendoci stato un altro candidato tutti i consiglieri eletti fanno parte della maggioranza: “Non avere in Consiglio una minoranza che svolge una funzione di controllo non è assolutamente da considerarsi un vantaggio. Al contrario, credo che anche un’opposizione, fatta con giudizio, per chi amministra possa rappresentare uno stimolo in più. Ritengo che attraverso il confronto si possano trovare nuovi spunti e si possa migliorare anche la propria azione”.
La riforma degli Enti Locali sarà un’altra sfida ad affrontare nei prossimi anni: “L’ambito territoriale delle Uti era troppo vasto e diversificato, inoltre i Consigli comunali venivano svuotati della loro importanza. Ritengo questa riforma sicuramente migliore rispetto alla Legge 26 in quanto demanda la responsabilità ai singoli Comuni. Il però è legato alle Comunità, in quest’area del Friuli sarà difficile realizzarle perché appesantirebbero troppo la macchina burocratica. Ciò che serve ad oggi è una riforma del comparto unico, qualora non verrà realizzata anche quella dell’assessore Roberti sarà una riforma zoppa”.
Da sfruttre la vicinanza di un centro importante dal punto di vista turistico come Palmanova: “Può rappresentare per tutta la zona un traino importante. Non solo, anche la ciclovia che da Tarvisio arriva a Grado passando per Santa Maria la Longa, per noi può essere una grande occasione di sviluppo. Servono però degli investimenti non solo pubblici ma anche privati. Siamo noi che dobbiamo cogliere queste occasioni. In futuro dovremo essere più bravi a sfruttare le nostre caratteristiche, a valorizzare il nostro territorio. Dobbiamo farci conoscere, dalla vicinanza di Palmanova e dal passaggio della ciclovia possiamo trarre grandi possibilità ma è indispensabile avere un’idea chiara sul da farsi”.
L’obiettivo per il 2020 è quello di dare stabilità e certezza alla pianta organica del Comune. Poi si getterà le basi per realizzare tutti i punti del programma elettorale: “Dobbiamo muoverci subito se vogliamo portare a termine in tempo i progetti che abbiamo promesso ai cittadini. Stiamo lavorando forte per far sì che questo accada. Certi progetti verranno portati a termine già nel prossimo anno, alcuni avranno bisogno di più tempo ma entro i cinque anni saranno sicuramente realizzati”.
Lo sapevate che…
Santa Maria la Longa è un piccolo centro agricolo nel cuore della pianura friulana, a metà strada tra Udine e Palmanova lungo la strada statale SR352. Durante la Grande Guerra si trovava in una posizione ottimale per far riposare le linee in retrovia in quanto non era lontana dal fronte ma abbastanza distante dagli attacchi austro-ungarici con le armi a lunga gittata. Per questo motivo, tra il 1915 ed il 1917 furono costruiti molti baraccamenti e molte strutture furono riconvertite per altre funzioni, come ospedali o sede di reparti militari. Tra i molti soldati che trovarono riposo a Santa Maria ci furono Gabriele d’Annunzio e Giuseppe Ungaretti che proprio qui, durante il suo riposo nell’inverno del 1917, compose tre poesie: “Dormire”, “Solitudine” e la famosissima “Mattina”, capolavoro dell’ermetismo di sole due parole scritto il 26 gennaio del 1917: “M’illumino d’immenso”.
In occasione dell’88° anniversario di questa poesia, l’amministrazione comunale ha inaugurato un monumento dedicato ad Ungaretti ad opera dello scultore friulano Franco Maschio. La statua, posta nella centrale Piazza Divisione Julia, raffigura un corpo che si alza e si inarca. Nei pressi sono presenti anche tre pietre carsiche dove sono state incise le tre poesie di Ungaretti.
IL PAîS Gente della nostra terra Dicembre 2019 edizione cartacea ( https://ita.calameo.com/read/004769722fa7fdc43150d )