“Dialogo in biblioteca” presentazione del libro “Linuccia Saba e il cinema. Un sogno negato. Due soggetti ritrovati”
Mercoledì 8 gennaio 2020, alle ore 18.00, ritorna il ciclo “Dialoghi in Biblioteca” presso la Sala Corgnali della Biblioteca Civica “V. Joppi”. Durante questo nuovo appuntamento verrà presentato il libro “Linuccia Saba e il cinema. Un sogno negato. Due soggetti ritrovati”, edito a Trieste da Edizioni Università di Trieste (EUT) nel 2019.
La presentazione sarà affidata a Marina Silvestri, e ai critici cinematografici Sergio Grmek Germani e Giorgio Placerani. Sarà presente anche il responsabile di EUT, Mauro Rossi.
Alla fine degli anni ‘40, Linuccia Saba scrisse per il cinema due soggetti, Il triangolo della virtù e Una storia milanese, che sono stati di recente ritrovati fra i copioni della regista Anna Gruber conservati alla Biblioteca Civica di Trieste. EUT, Edizioni Università di Trieste, li propone nel volume intitolato “Linuccia Saba e il cinema, un sogno negato, due soggetti ritrovati” con un saggio introduttivo della giornalista e scrittrice Marina Silvestri e una nota critica di Sergio Grmek Germani, presidente del Festival I MilleOcchi.
Marina Silvestri, nel presentare il lavoro di Linuccia, esplora il rapporto della città e della famiglia Saba con il cinema: ricostruisce il ruolo dello zio Enrico Wölfler, gestore di cinema e teatri, la stagione in cui il padre Umberto ideò slogan per il Cinema Italia, la figura del marito, Lionello Zorn Giorni scenografo e sceneggiatore, e il legame con lo scrittore e pittore Carlo Levi; si ritrovano anche i tasselli di una vita trascorsa fra Trieste e Roma con rimandi alla rete di amicizie che Linuccia ebbe nella città natale e nel mondo artistico e cinematografico che frequentava il suo attico di via Due Macelli a Roma. Molti i nomi che compaiono in questa panoramica del mondo culturale e delle arti del Novecento: da Maria Lupieri ad Anita Pittoni e Mimise Guttuso, da Mario Soldati a Francesco Rosi.
Marina Silvestri, giornalista, ha lavorato nelle redazioni della Rai di Trieste, Roma e Trento, e curato programmi radiofonici e televisivi. Ha pubblicato testi di narrativa e saggistica tra i quali Aurelia Gruber Benco. L’identità europea e la politica della cultura (Ibiskos 2009), Ambraverde (Palombi 2013), Lassù nella Trieste asburgica. La questione dei regnicoli e l’identità rimossa (Leg 2017).