Safilo: Bini, priorità è la salvaguardia dei posti di lavoro
Tempo, confronto e responsabilità sociale. È quanto richiesto dall’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, alla proprietà della Safilo durante l’incontro che nel pomeriggio ha visto sedersi allo stesso tavolo l’Amministrazione regionale, le organizzazioni sindacali, l’azienda e le associazioni di categoria. “Pur riconoscendo le ragioni sulle quali poggia il piano di riorganizzazione prospettato dalla società – ha detto l’assessore – non possiamo dimenticare che siamo di fronte a 226 lavoratori che negli anni hanno già pagato pesantemente le politiche di ristrutturazione aziendale. Parliamo di persone e delle loro famiglie, che vengono prima di qualsiasi forma di profitto”. “In linea con le posizioni espresse dalle organizzazioni sindacali – ha aggiunto l’assessore – ritengo che attivare i contratti di solidarietà per le maestranze, piuttosto che avviare la cassa integrazione guadagni straordinaria (Cgis) proposta dalla Safilo, ci concederà il tempo necessario per poterci occupare, di concerto con le organizzazioni di categoria, del futuro dello stabilimento esplorando le possibilità che venga rilevato o riconvertito, prestando la massima attenzione alla ricollocazione dei lavoratori”. Bini ha quindi rimarcato che “l’invito che la Regione rivolge all’azienda è dunque quello di dimostrare senso di responsabilità sociale nei confronti di un territorio come il Friuli Venezia Giulia, il quale già in passato è stato colpito da analoghi processi di ristrutturazione e di aprire un tavolo di confronto per individuare una soluzione che permetta la salvaguardia dei posti di lavoro”.