Posta in ritardo, sindaci in rivolta contro Poste Italiane.
Moretuzzo: «Inaccettabile fare dividendi a scapito dei servizi»
Interrogazione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia
Ritardi della corrispondenza sempre più frequenti e disagi sempre più pesanti. Vista la situazione ormai intollerabile, il primo cittadino di Valvasone Arzene Markus Maurmair è pronto alla class action contro Poste Italiane spa che – di fronte a sindaci e amministratori di una ventina di Comuni della regione – aveva annunciato la riorganizzazione del servizio di recapito postale, per migliorarlo, in realtà peggiorandolo, a giudizio di Maurmair e dei suoi concittadini. Alla luce dei disservizi e malfunzionamenti segnalati, il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia interroga la Giunta regionale per conoscere lo stato di fatto e quali azioni intende intraprendere per sanare le eventuali criticità e ridurre al massimo i disagi patiti dai cittadini.
«È inaccettabile che un’azienda che fa utili di centinaia di milioni di euro non garantisca un servizio di base ai cittadini, in particolare a quelli dei piccoli Comuni – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo –. La situazione denunciata dal sindaco Maurmair purtroppo riguarda gran parte del territorio del Friuli-Venezia Giulia. La Regione prenda posizione e pretenda rispetto per le nostre comunità».