Mare fonte di energia rinnovabile, al via progetto europeo
Trasformare porti e aree costiere italiane e croate in piattaforme per lo sfruttamento del mare come fonte di energia rinnovabile, favorendo iniziative imprenditoriali nel settore dell’energia blu. È l’obiettivo del progetto di ricerca europeo “Coastenergy” (https://www.italy-croatia.eu/web/coastenergy/about-the-project), partecipato dall’Università di Udine e cofinanziato con 1,55 milioni di euro, per 30 mesi, dall’Unione europea nell’ambito del programma Interreg V-A Italia-Croazia.
Il progetto intende creare una rete di attori a livello locale e transfrontaliero, attraverso il coinvolgimento di agenzie di sviluppo, imprese, centri di ricerca, camere di commercio, istituzioni pubbliche e università, al fine di sviluppare azioni pilota e studi di fattibilità.
L’ateneo friulano, che dispone di un budget di circa 248 mila euro, è impegnato con un gruppo di ricerca, coordinato da Alberto Felice De Toni, referente scientifico del progetto, del Laboratorio di ingegneria gestionale del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura.
Il team dell’Università di Udine contribuirà alla creazione di una rete di portatori di interesse (stakeholders) e al miglioramento della cooperazione e del trasferimento di conoscenza tra gli stessi. Inoltre, allo sviluppo di azioni pilota e studi di fattibilità nei porti e nelle aree costiere interessate, alla realizzazione di una banca dati online contenente dati e informazioni sulle opportunità di investimento nell’area del programma, a disposizione degli investitori e dei cittadini interessati.
Il progetto, con budget complessivo di circa 1 milione e 820 mila euro, coinvolge otto partner della costa italiana e croata: oltre all’Università di Udine, l’Agenzia per l’energia della Regione istriana (Irena), capofila dell’iniziativa; l’Agenzia per lo sviluppo di Ragusa (Dura); il Centro internazionale per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico, di quello idrico e del sistema ambientale (Sdewes) di Zagabria; la città di Porto Tolero; l’Università di Camerino; la Comunità delle Università mediterranee di Bari e la Camera di commercio di Chieti Pescara.