Patto per l’Autonomia in difesa di Radio Capodistria
Moretuzzo: «La Regione agisca per impedire la morte della storica emittente»
«Di fronte alla paventata morte di una delle attività radiofoniche più importanti per la nostra realtà regionale e, più in generale, per tutto il Nord est, la Giunta deve intervenire e, almeno, far sentire la propria voce». È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, firmatari di un’interrogazione orale, depositata oggi (mercoledì 5 febbraio, ndr), relativa alla storica Radio Capodistria. L’emittente, a causa di un contenzioso relativo alle frequenze radiofoniche di confine tra Italia e Slovenia, rischia di perdere la frequenza 103.1 MHz, ossia la frequenza che le permette di essere presente su gran parte del territorio del Friuli-Venezia Giulia.
«Radio Capodistria non è semplicemente una radio: è un pezzo di storia non solo per la minoranza italiana presente in Istria, ma per tutti noi. Non possiamo pensare che la Giunta intenda assistere passivamente a quanto sta avvenendo e che rischia di pregiudicare per sempre una radio attiva sin dal 1949 e diventata un importantissimo luogo di incontro e scambio culturale – osserva il capogruppo Moretuzzo –. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante presentare un’interrogazione per sapere quali azioni intenda avviare la Giunta, anche attraverso le necessarie interlocuzioni con il governo italiano, per tutelare la frequenza di Radio Capodistria. La salvaguardia di realtà come Radio Capodistria supera ogni bandiera politica e, quindi, speriamo che il governo regionale abbia già avviato dei ragionamenti in merito».