Udine, il Comitato Spontaneo chiede maggior interesse per le periferie della città
Come Presidente del “Comitato Spontaneo delle Periferie” debbo a malincuore stigmatizzare la condotta della presente Amministrazione cittadina che, con un’arroganza per la verità mai riscontrata nelle precedenti Amministrazioni cittadine a cui, al limite, si può ascrivere un atteggiamento passivo e di disinteresse totale nei confronti delle periferie, disconoscendo in toto le promesse elettorali fatte, sta notevolmente degradando la vivibilità delle zone residenziali della città.
Questo è lo spettacolo che la mattina ora ci si trova di fronte ed è solo l’inizio di ciò che dovremo aspettarci! Cosa succederà quando anche questi cassonetti saranno ritirati dalle strade?
Noi siamo sorti per tutelare in primis Via Buttrio e Via Prasingel, ci siamo legalmente costituiti per poter rappresentare l’interesse pubblico ai sensi del codice civile dei nostri associati e, credetemi, non è stato facile.
Abbiamo già depositato una nostra istanza ove rappresentiamo le ataviche difficoltà della nostra zona rimasta finora lettera morta a dispetto di quanto il regolamento comunale prevede. Abbiamo rappresentato difficoltà in ordine alla sicurezza pubblica, alla salute, all’abusivismo, alla viabilità della zona, documentando il tutto con immagini fotografiche eloquenti. Finora il nulla più assoluto. Abbiamo cercato la collaborazione con le Istituzioni consci del fatto che i problemi non si risolvono con la bacchetta magica e dall’oggi al domani. Siamo stati propositivi, indicando anche per questo problema della raccolta rifiuti una soluzione ad hoc con l’istituzione di un’isola ecologica attrezzata di cassonetti intelligenti in zona Laipacco. Si sarebbe trattato di adeguare la zona già esistente e funzionale allo scopo non di nuova installazione. L’investimento economico iniziale avrebbe potuto essere facilmente recuperato dall’azzeramento dei passaggi per la raccolta “casa per casa” e l’Amministrazione avrebbe certamente tratto profitto economico da questo sistema.
Ora restiamo in attesa che qualcuno si risvegli dal suo torpore, magari stimolato dal presente articolo, dando seguito a quanto promesso in campagna elettorale: “maggiore interesse per le periferie della città di Udine” altrimenti, con lo stesso impegno e con la stessa misura finora da questo Comitato dimostrata, ci troveremo costretti ad esplorare altre vie meno collaborative per farci ascoltare ma certamente più efficaci.
COMITATO SPONTANEO PERIFERIE