Regione, approvato il calendario della pesca sportiva
Su proposta dell’assessore Paolo Panontin, la Giunta regionale ha approvato il calendario pesca sportiva nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia per il 2018.
Predisposto dal consiglio direttivo dell’Ente tutela pesca, definisce i sistemi e i mezzi di pesca consentiti, istituisce regimi particolari di pesca per la tutela di specifici interessi ecologici, contiene divieti temporanei all’esercizio della pesca nelle acque interessate dal ripopolamento.
Il calendario inoltre reca disposizioni e indicazioni che si applicano anche sul territorio dei parchi e delle riserve naturali, dei siti Natura 2000, in quanto è in sintonia con i rispettivi strumenti di pianificazione.
Rispetto a quello dell’anno in corso non contiene modifiche di particolare valenza, eccetto che per quanto attiene alla disciplina specifica del nuovo regime sperimentale, che ha introdotto in tre collegi la trota marmorata di allevamento con la misura di 30 centimetri. L’obiettivo è di effettuare valutazioni circa l’attività di pesca a carico di uno stock di pesci allevati e immessi, utilizzando la trota marmorata al posto di specie alloctone non più utilizzabili a seguito di una recente sentenza della corte costituzionale.
Con l’approvazione del calendario, il periodo di pesca nella zona B, come stabilito dalla Giunta regionale, sarà modificato per ripristinare l’inizio della pesca nell’ultima domenica di marzo, e si chiuderà l’ultima domenica di settembre. Nelle restanti acque interne, dove consentita, sarà possibile per tutto l’anno.
Per l’attività della pesca sportiva, le acque interne del Friuli Venezia Giulia sono suddivise in 15 collegi.
Il calendario si compone di tre sezioni: disposizioni generali, organizzazione territoriale, e disposizioni particolari e altre disposizioni normative.
Nella prima sezione, reca tra l’altro le indicazioni sulla zonazione generale, sui periodi di pesca, sulle misure minime, sugli attrezzi e mezzi consentiti per la pesca, sulle catture, sulle uscite, su divieti e limitazioni, sull’esercizio della pesca, sulla pasturazione, sui controlli, le gare di pesca, la pesca nei campi di gara, i tratti ‘no-kill’, le zone di ripopolamento e i regimi particolari per i salmonidi e sperimentali.
La seconda sezione tratta della suddivisione dei collegi del territorio regionale, con l’elenco dei Comuni che li compongono, e indica i limiti e i divieti in ogni singolo collegio.
La terza sezione contiene altre disposizioni normative: sulla pesca nei porti e località di sosta e transito delle navi, con licenza tipo a con bilancia fissa, con bilancia manovrata a mano. Nonché l’elenco delle specie autoctone.