Cultura: vicinanza della Regione agli organizzatori del ‘Far East Film Festival’ per lo slittamento delledate
Le istituzioni sono vicine agli organizzatori del ‘Far East Film Festival’ (Feff), giunto quest’anno alla ventiduesima edizione, manifestazione che per l’impatto provocato dal Coronavirus non consente agli ospiti asiatici di venire a Udine nel periodo già fissato per l’evento, costringendo ad uno spostamento di data da fine aprile al periodo compreso tra il 26 giugno al 4 luglio. L’iniziativa è divenuta negli anni importante per la città di Udine, ma anche per l’intero Friuli Venezia Giulia, in quanto attrae per una decina di giorni numerosi personaggi del mondo della cultura e richiama un notevole pubblico anche al Teatro ‘Giovanni da Udine’, così come agli eventi collegati sparsi nella città. È veicolo inoltre di un importante scambio di esperienze culturali, e assicura anche un ritorno economico assai positivo al territorio. Per questi motivi, ma anche perché crede nella validità di questa formula culturale che si sviluppa sia attorno alla visione di produzioni cinematografiche dall’Oriente per il pubblico che come momento di incontro B2B tra i produttori asiatici e la distribuzione cinematografica degli altri continenti, la Regione, ha ribadito l’assessore alla Cultura, conferma il suo sostegno alla manifestazione. Lo slittamento di data, come avevano anticipato gli organizzatori, dalla primavera inoltrata all’inizio dell’estate, consentirà alla direzione artistica dell’evento di incrementare le collaborazioni, in particolare con ShorTS che si tiene a Trieste nello stesso periodo, facendo crescere ulteriormente l’iniziativa. A questo sviluppo, è stato detto, è chiamato a collaborare il mondo delle imprese attraverso l’ArtBonusFVG, una forma di agevolazione fiscale della Regione con la quale l’amministrazione si prefigge l’obiettivo di attrarre maggiori risorse dai privati a sostegno del mondo della cultura. Infine è stato ricordato che verrà proposta nei prossimi giorni al Consiglio Regionale il disegno di legge “SviluppoImpresa” che conterrà anche norme ad hoc per il sostegno alle imprese e agli operatori culturali che godano di contributi regionali di poter fruire di proroghe nel caso la congiuntura sanitaria attuale li obblighi a rivedere i tempi di realizzazione dei progetti finanziati.