Fontanini: “Nessuno sa ancora dirci quando si voterà, spero non il 29 aprile, attendiamo decisioni altrui”
Intervistato dal Diario di Udine, Pietro Fontanini, nonostante una fastidiosa bronchite, spiega i suoi piani per le prossime elezioni, obiettivo, ovviamente, la poltrona di Udine: «Politicamente è davvero tutto ok. Anzi, se mi rimetto un po’, credo che già nel fine settimana presenterò il programma elettorale per Udine. Peccato che nessuno sia in grado di dirci quando si voterà. Personalmente, ritengo che la data del 29 aprile sarebbe sciagurata. Non dimentichiamo, infatti, che si troverebbe nel bel mezzo di un grande ‘ponte’ tra la festa del 25 e quella del primo maggio. La verità è che il tasso di autonomia decisionale del Fvg è caduto in basso e quindi siamo qui ad attendere decisioni altrui».
Il più grande sfidante sembra essere Martines, il candidato del centrosinistra: «Cosa temo di lui? Mah, temo gli intrallazzi che la sinistra da anni intrattiene con le associazioni del capoluogo. Per il resto, non ho problemi».
Sulle incertezze legate al suo nome come candidato del centrodestra: «L’unica incertezza mi pare riguardi Autonomia Responsabile che evidentemente era più impegnata ad assicurare un posto al Senato per Tondo. Lo stesso Colautti mi pare abbia rinunciato alla corsa».
Resta ancora in corsa Bertossi: «Bertossi è pieno di sé. Spesso parla fuori dalle righe. Definisce gli altri politici, mentre lui sarebbe figlio della cosiddetta società civile. A me risulta che fin da ragazzino fosse iscritto alla Dc. Adesso è rimasto senza partito. Certo, per fare il candidato sindaco l’iscrizione a un partito non è obbligatoria. Che dire, allora? Che gli faccio i miei auguri».
Fontanini non anticipa nulla di quello che sarà il suo programma, ma dà qualche anticipazione su quelle che saranno le sue prime mosse: «Mi occuperò di strade e marciapiedi. So che può sembrare una banalità, ma tale non è per le migliaia di cittadini che attendono immediate risposte su questo versante».