Quote latte: sentenza Ue conferma correttezza operato Fvg
Pubblicato il 24 Gennaio 2018
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La sentenza della Corte di giustizia europea relativa alle quote latte conferma la correttezza dell’operato della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha deciso di far pagare il prelievo a chi non ha rispettato la regolamentazione prevista in materia.
Lo rileva la Direzione risorse agricole della Regione, a seguito della sentenza con la quale la Corte di giustizia Ue ha ritenuto l’Italia inadempiente per non aver provveduto a porre il prelievo supplementare a carico degli effettivi responsabili della sovrapproduzione tra il 1995 e il 2009.
La gestione del recupero dei prelievi supplementari legati al superamento delle quote di produzione di latte nel periodo 1995-2009 è stata effettuata dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), alla quale spettano gli importi dei prelievi medesimi.
Il numero di produttori interessati varia da anno in anno, oscillando indicativamente tra 70 e un centinaio. Gli importi complessivi dei prelievi possono essere stimati tra 20 e 25 milioni di euro, ma la Regione – precisa la Direzione – non è in possesso di dati esatti in quanto il recupero dei medesimi è stato effettuato dall’Agea tramite compensazione di pagamenti dovuti dalla stessa ad altro titolo alle aziende interessate (come previsto da uno specifico accordo Stato-Regioni) e, inoltre, su gran parte dei provvedimenti di recupero è stato presentato un ricorso giurisdizionale in molti casi non ancora definito.
In questo contesto la Regione Friuli Venezia Giulia ha quindi sempre applicato rigorosamente la normativa in materia di quote latte, sia proponendo la compensazione per quanto riguarda il prelievo, sia soprattutto (una tra le poche Regioni in Italia a farlo) applicando puntualmente le sanzioni amministrative ai primi acquirenti del latte prodotto in esubero che, pur avendone l’obbligo, non trattenevano il prelievo agli allevatori. ARC/Com
Il numero di produttori interessati varia da anno in anno, oscillando indicativamente tra 70 e un centinaio. Gli importi complessivi dei prelievi possono essere stimati tra 20 e 25 milioni di euro, ma la Regione – precisa la Direzione – non è in possesso di dati esatti in quanto il recupero dei medesimi è stato effettuato dall’Agea tramite compensazione di pagamenti dovuti dalla stessa ad altro titolo alle aziende interessate (come previsto da uno specifico accordo Stato-Regioni) e, inoltre, su gran parte dei provvedimenti di recupero è stato presentato un ricorso giurisdizionale in molti casi non ancora definito.
In questo contesto la Regione Friuli Venezia Giulia ha quindi sempre applicato rigorosamente la normativa in materia di quote latte, sia proponendo la compensazione per quanto riguarda il prelievo, sia soprattutto (una tra le poche Regioni in Italia a farlo) applicando puntualmente le sanzioni amministrative ai primi acquirenti del latte prodotto in esubero che, pur avendone l’obbligo, non trattenevano il prelievo agli allevatori. ARC/Com