“Amianto. Facciamo il punto” il convegno dell’Inail per illustrare danni e contromisure per l’amianto in FVG
Continua ad essere fortemente presente il problema amianto per la salute in FVG. Come riportato dal Messaggero Veneto, sono 43 i mesoteliomi accertati nel territorio dell’Ass 2 Bassa friulana, 47 i tumori al polmone. 24 i decessi. Secondo i dati della Commissione regionale amianti, le morti a settimana causate dal materiale sono state 1,88. Sono i dati emersi al convegno “Amianto. Facciamo il punto” indetto all’Inail.
“Non si vogliono fare allarmi, ma neppure sottovalutare i problemi” ha sottolinato il presidente della Comissione regionale, Fernando Della Rocca. 10.300 gli iscritti in FVG al Registro regionale dell’amianto. Per quanto riguarda le aree, al primo posto c’è quella triestina, con 6.600 iscritti, 3.050 quelli della Bassa Friulana-Monfalconese, 305 nell’Udinese, nell’Alto Friuli 240, nel Pordenonese 170. Dati preoccupanti, che dimostrano come l’asbesto, nome specifico dell’amianto, largamente usato in passato in edilizia e siderurgia, nonostante sia stato bandito dal 1992, continui ad essere una maledizione per la salute e “ciò è determinato dalla lunga latenza della fibra di asbesto nel nostro organismo: prima di degenerare e provocare neoplasie dall’esito talvolta drammatico, passano 40-45 anni”.
Luigi Paschiutta, presidente territoriale dell’Anmil (Associazione nazionale malati del lavoro) ha dichiarato: “C’è un forte aumento di malattie professionali e decessi di lavoratori che hanno operato in ambienti dove veniva usato sotto qualsiasi forma questo materiale e anche nella Bassa friulana questo fenomeno di persone colpite o esposte all’amianto è preoccupante. Ci sono parecchie persone che si rivolgono all’associazione, che avendo lavorato in ambienti dove si è riscontrata la presenza dell’amianto, chiedevano delucidazioni sul da farsi, come fare e a chi rivolgersi”. Oltre ai classici saluti del sindaco Pietro Del Frate, Sara Vita, assessore, ha presentato il Piano regionale amianto e Paolo Barbina, direttore del Crua (Centro regionale unico amianto) ha illustrato le problematiche legate all’esposizione all’amianto, che colpisce generalmente dopo i 65 anni di età.
Illustrati gli effetti economici e i benefici per i lavoratori: esenzione dal ticket nel caso venga riconosciuta dall’Inail una patologia professionale correlata all’amianto; prestazioni Inail qualora la patologia venga riconosciuta e tutelata secondo la normativa, proporzionale all’entità del danno biologico permanente indennizzabile se pari o superiore al 6% e ancora, benefici previdenziali per il ricalcolo contributivo in tutti i soggetti con patologia professionale. Infine, il riconoscimento economico del “Fondo per le vittime”. Antonella Damian ha illustrato i finanziamenti riguardo smaltimenti e bonifiche previsti dal Piano regionale amianto, le cui domande vanno presentate alla Regione dal 1 febbraio al 15 per i privati e dal 1 al 28 per le imprese.
Glauco Spanghero (Arpa FVG) ha infine appronfondito le analisi e i censimenti del territorio che prevedono come piano d’azione una banca dati unica per la Regione. In FVG si sta attuando il telerilevamento per la misurazione del rischio sul territorio. Si stima che siano 400 mila le tonnellate di amiante da smaltire in discarica: ad oggi ne sono state bonificate soltanto 5.187.