Vendemmia in via Montenapoleone
Venica&Venica festeggia il 90° con un’ottima vendemmia. Dal 6 al 10 ottobre brindisi speciale nel cuore di Milano per “Vendemmia in via Montenapoleone”
Ornella Venica: «Le condizioni climatiche hanno contribuito a un’ottima maturazione, premessa per un vino di qualità. Nella famiglia dei Pinot, produzione in calo dell’8-10 per cento»
Dolegna del Collio (Gorizia), 24 settembre 2020 – Condizioni climatiche ottimali hanno contribuito a una vendemmia 2020 di ottima qualità, premessa per un vino di altrettanto pregio: le piogge regolari hanno impedito alle viti di subire stress idrico, la buona escursione termica ha calibrato perfettamente carica aromatica e acidità, rendendo le uve di quest’anno molto simili a quelle degli anni Novanta, quando la gradazione era leggermente inferiore a quella delle ultime stagioni, accentuata dall’innalzamento delle temperature.
Venica&Venica, la storica Cantina di Dolegna del Collio, racconta così la sua 90esima vendemmia, praticata in un anno in cui il Covid-19 ha messo in crisi molti aspetti della vita socio-economica ma non è riuscito a piegare la natura, che sta “regalando” raccolti da mettere in memoria.
In attesa di staccare i grappoli a bacca rossa, tra gli ultimi giorni di settembre e inizi ottobre. La vendemmia dell’uva bianca quest’anno è iniziata il 25 agosto per concludersi il 18 settembre. Un periodo in cui la famiglia Venica&Venica e i suoi collaboratori sono entrati ogni giorno in vigna per cogliere il momento migliore in cui tagliare il frutto della vite rigorosamente a mano, perché ciò consente un controllo puntuale e immediato dello stato di salute dell’uva. «Se le condizioni climatiche sono importanti, è altrettanto determinante saper individuare la giusta curva di maturazione dell’uva», racconta infatti Ornella Venica, elencando le azioni fondamentali che portano a un vino d’eccellenza. Sono 40 gli ettari che l’azienda coltiva da 90 anni nella zona più a Nord del Collio, dove quest’anno la produzione della famiglia dei Pinot è stata leggermente inferiore alle precedenti annate, come è successo per altro nel resto d’Italia. «C’è stata una produzione inferiore di circa l’8-10% – conferma la vignaiola – il che è un vantaggio per la qualità dell’uva raccolta».